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Luca Moschitta: “in Italia le strutture dovrebbero essere più veloci”

Dopo la decisa presa di posizione di Luca Moschitta contro l’uso dei software di supporto, nella seconda parte dell’intervista, il pro italiano ha fatto una rapida analisi sul poker online italiano e le nuove tendenze del dot com.

Il trend sembra oramai tracciato: i giocatori sul dot com amano strutture sempre più verticali e veloci.

Si, anche all’European Poker Tour qui a Malta, abbiamo assistito ad un’offerta ricca di turbo. Il poker online italiano dovrebbe avere tornei con strutture più veloci. Io gioco poco in Italia, partecipo solo al Sunday Special e Sunday Million, ma penso che le strutture siano molto noiose, nonostante favoriscano noi professionisti. Le rooms dovrebbero fare un passo verso i giocatori.

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Quali ulteriori cambiamenti suggerisci?

Non solo nell’online, ma anche nel live, la rake nei turbo è troppo alta. Ho visto all’EPT molti giocatori occasionali divertirsi negli Hyper. Far pagare meno questi tornei, avvicinerebbe molta gente al live. D’altronde gli Hyper Turbo durano un quinto rispetto ad un torneo normale, la rake dovrebbe, di conseguenza, essere più bassa.

Le strutture hanno influito sul modo di giocare.

Io quando gioco sul dot it ho difficoltà, perché sul dot com oramai si gioca in maniera diversa, i range sono differenti.

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Si parla di due modi di giocare diversi.

Sul com, sapere range 3-bet 30 bui è l’abc. In Italia su certi spot non puoi mai 3-bettare, perché non hai range di fold sui giocatori. E’ un altro tipo di gioco.

I field sono differenti?

Senza dubbio, sul com devi affrontare un field molto più aggressivo.

Giocherai oggi il Battle of Malta?

Certo, mi schiero per il day 1B.

Leggi la prima parte dell'intervista sull'utilizzo dei software

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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