Mark Newhouse è uno dei november nine che tra circa un mese e mezzo si ritroveranno in lotta per il titolo di campione del Main Event WSOP 2013. Tuttavia è stato molto franco nell'ammettere che, a causa di una mano giocata male, avrebbe meritato di uscire.
Andiamola allora a ripercorrere, con il commento del protagonista. Tutto è accaduto con 19 giocatori ancora dentro, compreso dunque Sergio Castelluccio che però non era allo stesso tavolo.
Siamo al livello 32, con bui 100.000/200.000 ed ante 30.000. Spillo j 10 da hijack e rilancio fino a 425.000. JC Tran chiama dal cutoff e anche il big blind s adegua.
Sul flop scendono 10 j 5 e il big blind fa check. Io punto 475.000, una continuation bet sufficientemente bassa per apparire piuttosto debole. Tran chiama, mentre il giocatore sul big blind folda.
Il turn è un a ed è una delle peggiori carte del mazzo, per me. A questo punto erano molte le mani che mi stavano davanti. Decido di checkare, Tran punta 950.000 e io faccio call.
Dopo il turn c'erano circa 2,5 milioni nel piatto e a questo punto, specialmente contro Tran, dovrei essere già fuori dalla mano. Lui aveva giocato in maniera molto conservativa contro di me, per tutto il giorno. Siamo molto amici anche fuori dal tavolo, ed ero ragionevolmente certo di essere battuto lì, ma ho fatto ugualmente call. Un pessimo call, anche se contro la maggior parte dei giocatori non sarebbe così.
La mia mano è passata dall'essere qualcosa di simile al nuts sul flop a n - una volta che lui ha bettato turn - sostanzialmente spazzatura. Io però ho ignorato il mio istinto e vedere cosa avrebbe fatto al river.
Il river è un 3 , una carta che non cambia nulla. Checko nuovamente e lui punta 2 milioni, all'incirca metà piatto. A questo punto ero conscio del fatto che la mia mano non avrebbe battuto nulla, e ho deciso di foldare.
Tran mostra una coppia di 5. Praticamente sono stato sempre sotto un treno. Avevo pensato al turn potesse avere chiuso una doppia coppia migliore della mia, o una scala. Per fortuna lui ha deciso per una sorta di slowplay. Se mi avesse raisato flop non ci sarebbe stato modo di salvarmi, e sarei stato fuori dal torneo.
A posteriori, sono stato davvero fortunato che al turn sia sceso quell'asso. Mi ha salvato, poichè mi ha permesso di passare la mano e rimanere dentro al torneo. Ho fatto un errore a chiamare la sua bet al turn e avrei dovuto foldare a quel punto. Spesso capita di innamorarsi troppo di una mano e ignorare ciò che ti dice l'intuito. Andando a vedere come Tran aveva giocato contro di me quel giorno, avrei dovuto immaginare che ero sotto già al flop.
A volte, quella che ti sembra la peggiore carta del mazzo può essere in realtà la più fortunata, per te. Quell'asso mi ha permesso di fare final table al Main Event delle World Series Of Poker.