Questa è la classica mano che si presenta in modo banale, eppure offre più di uno spunto di riflessione per chi giochi tornei di poker online: a mostrarcela è Brett "ManchVegasPwn" Boucher.
Lo statunitense, che ha all'attivo oltre un milione di dollari in vincite, sta giocando un piccolo torneo re-buy, con 75 giocatori rimasti e 34 premiati. I bui sono 500/1000 ante 100, ed hero è sul bottone con 23.350 fiches ed a 2 .
Il giocatore sullo small blind ha ancora 16.500 fiches, quello sul big blind 9.500: su di loro non abbiamo informazioni, e quando tutti foldano dobbiamo decidere che cosa sia meglio fare.
"Nonostante creda che open pushare sia una giocata unexploitable da un punto di vista della cEV - scrive - credo che raise/foldare sia la scelta migliore, e raise/callare quella peggiore in assoluto".

Nonostante ci sia chi preferisca andare direttamente all-in preflop, non è dello stesso avviso Michael "m_hawk_1" Hawkins, esperto giocatore australiano con all'attivo oltre due milioni di vincite online, fra cui un evento delle FTOPS.
"In questa situazione, non dobbiamo preoccuparci troppo che variare l'entità della nostra puntata sia particolarmente exploitable - argomenta - perciò credo di aprire a 2.800 foldando alla 3-bet all-in dello small blind, ma chiamando quella del big blind. Non si tratta di una buona mano per openpushare, in quanto è dominata dal range di repush dello small blind, che comprende gli assi migliori e le coppie. In questo senso, sarebbe meglio farlo con una mano come q 10".
L'analisi suona convincente, ma lascia un dubbio: perché dovremmo adottare un openraise così ampio, rispetto al miniraise più standard?
Secondo Michael, per due ragioni principali. La prima, per scoraggiare una 3-bet all-in da parte dello small blind con un range troppo ampio. La seconda, per avere odds ancora migliori quando il big blind va all-in e noi lo chiamiamo.