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MTT online: il buono, il brutto e il cattivo

Ci sono davvero tanti modi per giocare a poker online, ma solo pochissimi permettono di aspirare ad una consistente vittoria in termini di denaro: tra questi ovviamente ci sono i Multi-Table Tournaments (MTT). Facciamo l’ipotesi di avere solo 5€ a disposizione, come possiamo farli fruttare al meglio?

Si può provare ad investirli in un sit’n’go con la speranza di portarci a casa una ventina di euro nel caso riuscissimo ad avere la meglio sugli altri 8 avversari. Oppure, in alternativa, si può tentare l’assalto a qualche torneo dove, anche in base al numero di iscritti, i premi per le prime posizioni possono arrivare anche ad un migliaio di euro se non di più.

Rimanendo su questo argomento, c’è naturalmente da dire che ci sono anche centinaia di satelliti dal buy-in minimo che permettono di vincere l’ingresso a MTT con costi d’iscrizione il più delle volte proibitivi. E lì le cose possono prendere una piega decisamente diversa: se s’imbrocca il torneo nel giusto modo, infatti, allora la ricompensa finale può essere anche di qualche decina di migliaia di euro: un premio enorme rispetto alla cifra insignificante investita per parteciparvi. Se anche voi volete provare ad affrontare il difficile mondo degli MTT, allora è bene che conosciate i rischi e i benefici a cui andrete incontro. Pertanto, parafrasando il cult-movie di Sergio Leone, possiamo introdurne tre aspetti fondamentali:

IL BUONO
Il guadagno in un giorno può essere davvero grande. Potete anche venire eliminati nelle primissime mani di 20 tornei diversi e poi raggiungere il final-table Chris Moneymakeral tentativo successivo: il vostro bilanciò risulterà comunque positivo. Basta infatti un successo ogni tanto per far impennare in maniera decisiva il vostro bankroll. Quante storie avete sentito di persone che con qualche dollaro hanno addirittura cambiato vita? C’è ancora bisogno di ricordarvi di Chris Moneymaker che ha trasformato 39$ in 2 milioni e mezzo di dollari? Certo, situazioni del genere non si verificano con troppa frequenza, ma già l’idea di mettere in gioco 10€ e vincerne 1000€ può essere decisamente affascinante. Quanti sit’n’go con lo stesso buy-in bisognerebbe fare per raggiungere lo stesso risultato? E quante ore/tavoli di NL10 cash game bisognerebbe giocare per avvicinarsi a quella cifra?

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IL CATTIVO
Per arrivare a partecipare al final-table di un torneo con 700-800 iscritti possono volerci molte ore, e il numero preciso non è quantificabile a priori anche se comunque ipotizzabile una volta che si conoscono il numero preciso di giocatori e la struttura dell’evento a cui si è deciso di partecipare. In quelli freeze-out, poi, non c’è naturalmente possibilità di effettuare un secondo re-buy se si viene eliminati. Se uscite proprio a ridosso della zona premi, avrete sprecato tempo prezioso della vostra giornata senza riuscirne a cavare un ragno dal buco. Inoltre, per primeggiare su un field così ampio occorrerà sapersi destreggiare tra avversari maniaci che provano a rubarvi i bui ad ogni giro, gente che va all-in di continuo anche quando non ce ne sarebbe bisogno e così via. Aggiungeteci poi che vi toccherà anche: foldare molto spesso, scegliere con cura la mani con cui entrare in gioco, avere grande pazienza e disciplina, resistere alle provocazioni di altri giocatori e, naturalmente, vincere quella buona parte di coin-flip decisivi per finire in alto nella classifica.

IL BRUTTO

Potete giocare il vostro miglior poker anche per tre o quattro ore di fila ma basta fare un unico errore per passare velocemente dalla top ten al gruppo di giocatori ormai ad un passo dall’eliminazione e con poche speranze di poter tornare nuovamente su. Badate bene che non dovrete impegnarvi neanche tanto per combinare un bel pasticcio: basta che qualcuno vi scoppi i vostri bei AA chiudendo magari una scala runner runner al river e già siete conciati per le feste. Oppure vi spostano ad un tavolo di iper-aggressivi che non vi lasciano fare neanche un mossa e quando alla fine decidete di agire trovate immancabilmente l’avversario carico che vi fa fuori. Considerate poi che potreste sempre andare in contro ad una serie piuttosto lunga di mani ingiocabili e magari proprio quando i bui sono talmente alti che il vostro stack si assottiglia alla velocità della luce costringendovi a provare il tutto per tutto anche con due carte che avreste passato davvero volentieri.

In conclusione, con i tornei c’è sicuramente la possibilità di vincere tanti soldi a fronte di un investimento davvero minimo, ma le possibilità di riuscire nell’impresa saranno strettamente collegate ad una marea di variabili, che combinandosi e influenzandosi a vicenda, non saranno completamente gestibili neanche dal miglior giocatore professionista in circolazione.

 

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