Vai al contenuto

“Ormai Full Tilt Poker mi dimentico persino di aprirla…”

gazzabet-50-bonusC’era una volta Full Tilt Poker, una delle piattaforme più innovative ed accattivanti dove giocare a poker online: se la gestione finanziaria dell’azienda ha seguito i criteri scellerati che ormai ben conosciamo con conseguenze disastrose per i giocatori, nell’immaginario di molti l’isola felice che fu comunque manca e non poco.

Ne hanno discusso recentemente Faraz Jaka e Jonathan Little, quando lo statunitense – curiosamente appena qualche giorno prima di arrivare al tavolo finale del Main Event WCOOP – rimpiangeva senza mezzi termini i tornei dai ricchi montepremi garantiti che ormai sono solamente un ricordo su cui indugiare con nostalgia.

“I tornei su Full Tilt Poker oramai sono talmente patetici che il 25% delle volte che gioco mi dimentico perfino di aprire la lobby – ha scritto su Twitter – c’è qualcun altro che ha questo problema?”.

Anche Jonathan Little si è limitato ad ammettere che per lui è lo stesso, sebbene lo stesso Faraz Jaka abbia poi precisato che questo deciso cambio di rotta “al ribasso” non può essere certo imputato alle decisioni di chi dirige la poker room: “Molta della loro utenza giocava dagli Stati Uniti, quindi non si può fargliene una colpa se adesso i montepremi garantiti sono molto più bassi”.

ftp-lobby

Full Tilt Poker non soltanto offriva tornei molto interessanti a praticamente qualsiasi buy-in, ma è stata anche una delle poker room che ha avuto maggior impatto nel far evolvere il gioco online, introducendo una novità epocale come il Rush Poker che ha decisamente cambiato le regole del gioco, incontrando il favore di una buona fetta di player, sia amatoriali che professionisti.

Non vanno poi dimenticati il Run it Twice ed i tornei multientry, al pari di un software all’avanguardia che permetteva fra le altre cose la gestione autonoma del deal negli MTT da parte dei giocatori.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Chiaramente quanto di buono fatto è stato ampiamente infangato dall’epilogo che il Black Friday ha portato con sé, che come conseguenza indiretta ha fatto scomparire dalla scena il competitor principale di PokerStars, senza che ad oggi appaia all’orizzonte alcun sostituto pronto a raccoglierne la sfida.

Del resto, anche il traffico ai tavoli di cash game riportato da PokerScuot.com parla chiaro: siamo passati da una media di giocatori attivi pari a circa 2.000 sei mesi fa fino ai 1.500 di oggi, al quarto posto mondiale in termini di traffico ma non molto distante dai livelli di PokerStars.it, che però naturalmente opera con un bacino potenziale di utenti di misure ben più ridotte.

superstack

Appare quindi improbabile che Full Tilt Poker possa mai tornare ai fasti di un tempo, e tuttavia se per sostenerli si era arrivati a fare quello che poi si è scoperto rimpiangerli forse è umano ma non per questo auspicabile…

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI