C’è una frase che ho sentito una volta che credo sia geniale: “Il poker è un po’ come il sesso. Tutti pensano di essere bravi, ma la maggior parte non sa nemmeno cosa stia facendo”.
A causa di questa verità la gente generalmente pensa che il motivo delle loro perdite sia la sfortuna. Bene, se la sfortuna può sicuramente avere un ruolo, ci devono essere altri fattori determinanti a causare le vostre perdite.
Vi elenco di seguito le tre ragioni principali:
3) Giocare a livelli difficili – potresti essere il miglior quinto giocatore al mondo, ma se sei seduto al tavolo con i 4 migliori al mondo, bhè sei un perdente! La selezione del gioco è importante per il tuo bankroll così come lo è il modo in cui giochi. Frena il tuo orgoglio, metti da parte il tuo ego e rispondi semplicemente a questa difficile domanda: “I ragazzi con cui sto giocando sono meglio di me?” Se la risposta è sì, devi trovare un nuovo livello di gioco, con avversari più deboli.
2) Mancanza di fondamentali – questa è una ragione molto probabile dei vostri modi di perdere, ma ci sono buone notizie. La buona novella è che imparare i fondamentali è facile, basta prendere alcuni buoni libri di poker e lavorare per espandere la vostra conoscenza di base. Hey, di certo non fa male.
E il motivo numero uno per cui perdete a poker è:
1) Tilt – il più importante fattore dei vostri risultati generali è il modo in cui gestite le situazioni in cui siete sfortunati. Molti giocatori perdono la calma e il loro bankroll subito dopo. Prendere una bad beat o due è inevitabile. La differenza tra un giocatore vincente a lungo termine ed uno perdente è come le badbeat influiscono sul gioco durante il corso della sessione. Voi non volete “rincorrere” i vostri soldi. Non volete perdere la pazienza e iniziare a giocare mani che sapete non dovreste giocare. Se semplicemente non siete in grado di gestire lo stress relativo alle badbeats, fatevi il favore di mollare tutto prima che succeda il peggio.
Ricordatevi che c’è sempre un domani.
Il poker non va da nessuna parte.
Una lezione di strategia dal Pro: Daniel Negreanu