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Phil Ivey: per il primo anno perde online

Non era mai accaduto prima, ma per tutto o quasi c'è una prima volta: il 2013 sarà chiuso da Phil Ivey in pesante perdita ai tavoli di cash game high stakes, per ben 2.686.000 dollari.

Il bilancio del suo account su Full Tilt Poker ("Polarizing") parla chiaro: durante l'anno non è mai stato sopra la linea di galleggiamento, arrivando anche a toccare un picco massimo in negativo di circa 3.500.000 $, poi in parte recuperato.

Tecnicamente le cose non stanno proprio così, visto che quel nickname era nato nel novembre del 2012 ed aveva giocato circa 6.000 mani perdendo 252.000 dollari, ma certo non è abbastanza perché lo si possa tenere davvero in considerazione.

Quest'anno, sebbene fra pause prolungate - non si presenta più online da ottobre - ha giocato oltre 80.000 mani, un campione piccolo ma comunque più grande di altre annate che lo avevano visto deciso protagonista in positivo.

Certo, è un lusso che può permettersi, visto che dal 2007 al 2011 aveva vinto la spaventosa somma di diciannove milioni di dollari, andandosi anche a prendere in questo lasso di tempo anche tre braccialetti WSOP, tanto per gradire.

Come mai quest'anno le cose sono andate diversamente dal solito? Le ragioni possono essere diverse. La prima riguarda la pura e semplice "run": su un campione di 80.000 mani, che pure non è così piccolo per i livelli cui gioca di solito, tutto o quasi può accadere, perfino a lui.

La concorrenza inoltre è agguerrita, certo, ma sarebbe sbagliato non considerare un fattore pesante come Macao. In passato, dal vivo certe partite molto ricche venivano giocate sporadicamente, magari in concomitanza con le World Series: ora il richiamo della capitale d'Oriente del gioco è forte, al punto che confrontarsi online ha probabilmente perso attrattiva, dal suo punto di vista.

Infine, impossibile non notare come Ivey sia diventato anche un imprenditore, pronto ad investire tempo, energie e denaro in quella Ivey Poker che lo ha spinto perfino a rilasciare qualche intervista, evento più raro di un'eclissi totale di luna.

Insomma, i fattori di distrazione e le motivazioni "altre" non le sono mancate: del resto, qualcuno che perde oltre due milioni e mezzo di dollari e vanti ancora un conto corrente in banca invidiabile non deve passarsela poi troppo male.