Stavolta gettiamo uno sguardo ad una mano giocata ai microstakes di Pot Limit Omaha, dove ci troviamo a floppare piuttosto bene, ma non abbastanza da dormire sonni esattamente tranquilli.
Decidiamo infatti di aprire al PL25 a 10 10 7 da hi-jack, venendo chiamati sia dal cut-off che dal bottone.
Il nostro stack è di poco oltre i 100 big blinds effettivi, ed il board è a 7 4 . Hero decide di c-bettare ed entrambi gli avversari passano, ma non è convinto che la sua giocata sia la migliore, e si domanda cosa fare nel caso almeno uno degli avversari chiami.
Quattro jolly: una mano piuttosto rara, nel Pot Limit Omaha...
Secondo Tom "5carab" Coldwell, la continuation bet è assolutamente profittevole in questa situazione: "La tua mano contiene dei blocker contro il loro calling range, ovvero un asso, un sette ed una cuori - spiega - inoltre anche nel momento in cui dovessero chiamarti avresti comunque degli outs per il full".
Quando invece veniamo chiamati, il discorso cambia: "La tua puntata al flop in un piatto 3-way sembrerà piuttosto forte - scrive ZenFish - quindi nel momento in cui entrambi o uno dei due chiama cercherei di arrivare allo showdown senza puntare, a meno di non migliorare la nostra mano. A questi limiti, è inutile cercare di far foldare un colore basso, specie senza il nut blocker".
Stavolta non è stato necessario, ma porsi il problema per il futuro certo non fa mai male...