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Colman e Rast presentano Virtue Poker, la prima poker room che opera interamente in Ethereum

Recentemente abbiamo intervistato Gabriele Lepore sui Bitcoin. Nel corso della nostra chiacchierata, il team pro di Sisal ha spiegato come funziona la Blockchain, il meccanismo sul quale si basa tutta la filosofia dei Bitcoin e della maggior parte delle cryptocurrency.

“Il Bitcoin si basa su un algoritmo, che una volta risolto “crea” un nuovo bitcoin e genera un altro algoritmo più complesso, e così via”, ha spiegato Lepore. 

L’altro elemento di base del Bitcoin è la Blockchain, ovvero una sorta di catena di controllo incrociato globale, in cui sono visibili tutte le transazioni che quindi possono essere verificate da chiunque, e ogni conferma va a rinforzare la catena in quella che diventa una mega rete peer-to-peer”.

La Blockchain rappresenta la vera rivoluzione di Bitcoin & Co. Si tratta di un sistema che, pur mantenendo il totale anonimato su chi effettua le transazioni, è in grado di mostrare tutto il percorso del denaro. In questo modo chiunque può verificare le movimentazioni di denaro.

Il Bitcoin è quindi “interamente tracciabile ma anonimo“, come ha detto Gabriele Lepore. Una caratteristica che rende le cryptocurrency molto appetibili in determinati settori.

Le criptocurrency nel poker online

Uno di questi è certamente il poker online. Se sul .it siamo tutelati da AAMS e da rigide regolamentazioni, le poker room dot com possono agire molto più liberamente. Una circostanza che ha portato a truffe di ogni tipo negli ultimi anni.

La più famosa e grave è certamente quella di Full Tilt Poker: gli azionisti della storica poker room utilizzavano i soldi dei depositi dei giocatori per le loro spese personali. Quando i federali hanno impedito alla room di offrire gioco negli States, è venuto fuori il buco enorme generato in anni di vera e propria truffa verso l’utenza.

I bankroll di migliaia di giocatori potevano sparire per sempre, ma l’intervento di Pokerstars ha scongiurato questa prospettiva. Il colosso dell’Isola di Man ha infatti acquisito Full Tilt Poker e restituito i fondi ai giocatori.

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Se Full Tilt Poker avesse operato in Bitcoin, chiunque avrebbe avuto la possibilità di monitorare il flusso di denaro attraverso la Blockchain. Un meccanismo di autocontrollo che avrebbe evitato una delle più grandi truffe nella storia del poker online.

Partendo da questo presupposto, un gruppo di imprenditori ha deciso di lanciare una poker room che opererà interamente in cryptocurrency. Non in Bitcoin, ma in Ethereum. Il progetto si chiama Virtue Poker.

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Colman e Rast presentano Virtue Poker

A rappresentare Virtue Poker sono Dan Colman e Brian Rast, rispettivamente #3 e #10 nella All-time Money List. I due top professionisti sono stati ingaggiati per promuovere la prima grande poker room che funzionerà interamente con una moneta virtuale.

“Nell’ultimo anno mi sono interessato moltissimo alle cryptocurrency“, dichiara Rast. “Sono entusiasta di lavorare con Virtue Poker per offrire una nuova tipologia di poker online“.

Dello stesso avviso Dan Colman: “Virtue Poker è una soluzione assolutamente innovativa e credo che offrirà un valore importante al poker online”.

Virtue Poker: trasparenza e tracciabilità grazie alla Blockchain

La rivoluzione sarà ovviamente la Blockchain, che offrirà una trasparenza mai vista prima nel poker online.

“La mancanza di trasparenza e tracciabilità rappresenta un’opportunità per la tecnologia blockchain“, ha dichiarato il co-fondatore Ryan Gittleson. “Con questo modo di operare, soddisferemo sia i giocatori che i regolatori”.

La poker room che non raccoglie depositi

L’aspetto che Gittleson vuole sottolineare è però un altro: non ci sarà alcun deposito dei fondi dei giocatori. Ognuno gestirà la propria cassa direttamente da un wallet pubblico e si farà largo uso di intermediari, monitorati grazie alla Blockchain.

Virtue Poker non immagazzinerà alcun deposito dei giocatori. Al contrario, gli utenti depositeranno i soldi su un wallet, che sarà sempre sotto il loro controllo. Per partecipare a una partita, l’utente dovrà inviare i soldi del buy-in a un intermediario che si occuperà di raccogliere il denaro e distribuire le vincite. I fondi che passano dall’intermediario saranno interamente controllati da una Blockchain pubblica e non da Virtue Poker”.

Il debutto nel 2018

Per alcuni si tratta di una rivoluzione che sconvolgerà tutto il mondo del poker online, altri sono scettici rispetto alla stabilità di Ethereum (un fattore comunque esterno alla realtà della poker room). Di certezze ce ne sono poche, e l’unica cosa che si può fare è aspettare il lancio di Virtue Poker, programmato per il 2018.

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