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Raffaele Sorrentino e il Sunday Million maledetto: "Ennesima deep run, ma prima o poi..."

Poche ore fa ha chiuso 12° su 5318 iscritti nel Sunday Million di PokerStars.com, per poco meno di 6mila dollari di premio ma lontano dai 143mila dollari spettanti al vincitore. Raffaele Sorrentino ha però spalle larghe date da un'esperienza ormai enorme, sia live che online.

Lo abbiamo contattato, anche per conoscere i suoi programmi live in questa intensa estate.

Deve essere bello, fare 12/5318 al Million. Raccontaci questa grande emozione!

Guarda, con il Million ho una sfida che dura da anni! Ho fatto infinite deep run, però poi sfuma tutto con un 80/20 perso o come ieri, con un flip che mi avrebbe portato 2° nel chipcount. Però va bene così, tanto prima o poi lo vinco di sicuro!

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Scherzi a parte, quello che capita a voi pro in tornei importanti come questo, o SCOOP, WCOOP etc capita anche ai comuni mortali che giocano 5-6 ore per poi uscire con 5-6 buy-in. Un consiglio su come reagire alla frustrazione?

Il problema del Sunday Million che è un torneo di 5/6000 players e quindi, dopo 12 ore, starai quasi sicuramente monotablando e ogni volta pensi che sia quella giusta. Poi però qualcosa non va e sì, è un po' tiltante. Per fortuna con gli anni e l'esperienza riesco a non farmi toccare più di tanto da queste cose: dopo un'ora sono già a letto a dormire, quando mi sveglio è un altro giorno e GG!

Quando capita con SCOOP e WCOOP credo sia più o meno la stessa cosa, dipende dal tipo di preparazione che hai a livello mentale e psico-fisico. In poche parole, dipende solo da quanto permetti che queste cose ti feriscano.

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Si, mi sposto spesso però vivo sempre in Messico. Adesso inizio con una preparazione da 15 giorni, per arrivare al meglio alle WSOP.

Rio Las Vegas legionella

Ogni anno c'è una categoria di grinder che "approfitta" delle World Series per grindare indisturbata con ROI più alti del solito. Tu che ne pensi?

Ovviamente il field sul com è molto più facile durante le WSOP e molti sfruttano la cosa a proprio vantaggio. Io però alle WSOP preferisco di gran lunga andarci: ormai prediligo nettamente il live all'online, specialmente quando si tratta di Las Vegas ed EPT.

Quindi giocare ti diverte ancora come un tempo, o lo fai soprattutto perché ti consente di fare la vita che fai?

Forse non come una volta, ma mi diverto ancora molto a giocare. Però posso dirti una cosa: il giorno in cui non mi divertirà più smetterò, anche se il tenore di vita che mi permette è una delle ragioni per cui lo faccio. Però, se ci pensi, qualora venisse meno il divertimento ne risentirebbe anche lo stesso tenore di vita.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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