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RedIceRap: 'Ecco come si vince contro Daniel Negreanu'

Daniel pensava il suo avversario potesse bluffare, invece...Una mano giocata da Daniel Negreanu durante lo scorso WCOOP ha fatto discutere gli appassionati di poker, e così l'altro attore chiamato in causa - il regular tedesco Alex 'RedIceRap' Gerlach - ha pensato bene di dire la sua su una giocata che a lui appare standard, ma che ha lasciato sorpreso più di qualcuno.

IL CONTESTO - Come detto, siamo al WCOOP, più precisamente in un evento di No Limit Hold'em da 700 dollari di buy-in con quaranta giocatori rimasti. Su bui 4.000/8.000 ante 1.000, Daniel Negreanu apre da UTG con a k a 16.000, avendo uno stack di 906.000 fiches. Alex, che è sul bottone, lo copre e decide di 3-bettare con 4 4 , una mano con cui molti si sarebbero limitati a chiamare solamente preflop. Perché allora il tedesco ha deciso diversamente? 

IL THINKING PROCESS - Le ragioni sono a suo avviso diverse, e tutte valide. La prima, il fatto che sui bui ci fossero giocatori relativamente corti, con stack di 26 e 15 big blinds: "Se mi limito a chiamare, credo di poter indurre i giocatori sui bui ad andare all-in con un range relativamente ampio, diciamo KQ+/88+ e probabilmente anche altro. Se invece decido di 3-bettare mi committo rispetto ai loro stack dimostrando forza, e costringendoli quindi a 4-bettare con un range più stretto".

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Ma c'è dell'altro. Spiega infatti Gerlach: "Visto che stiamo giocando per degli stack effettivi di oltre cento big blinds, voglio costruire da subito un piatto di dimensioni importanti. Non solo non credo si aspetti che possa fare questa giocata con una mano simile, ma proprio perché siamo deep se anche mi 4-bettasse chiamerei certamente, viste le implied odds".

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Il tedesco naturalmente sa che non centrerà il suo set così spesso, ma ha pensato anche a questo: "Se anche postflop Negreanu decidesse di chiamare la mia continuation bet - prosegue - potrei decidere di checkare dietro il turn molto spesso, in modo da vedere tutto il board e ottimizzare le mie chances di settare. Inoltre visti gli stack, sappiamo entrambi che gli posso far male, e visto che sono in posizione e l'aggressore postflop penso di poter avere praticamente sempre il controllo sull'andamento della mano".

Mano che per Negreanu va come peggio non potrebbe. Il canadese decide di flattare la 3-bet, e se il flop 7 k 4 è già duro da digerire, il turn k ed il river 6 gli presentano un conto salato da pagare. Daniel decide di giocare in check/call tutte e tre le streets, chiamando al river una puntata di 241.000 fiches su un piatto di 371.000, e ritrovandosi così a fine mano con lo stack quasi dimezzato.

Vi ha convinto la spiegazione di "RedIceRap", o avreste fatto qualcosa di diverso rispetto a Daniel Negreanu? Prova a condividere la tua opinione nel nostro forum!

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