Capire i motivi delle giocate dei professionisti di poker può dare un grande impulso per migliorare nel gioco. Per questo oggi vi presentiamo il thinking process messo in atto da uno degli specialisti e coach più seguiti del panorama italiano, Gabriele 'KingMavE911' Re, per estrarre il massimo valore possibile da una bella coppia di assi.
In questo Articolo:
Lo spot
La mano è arrivata nella fase iniziale dell'evento Winter Series numero 204, €20 NLHE The Snowcryptic 8-Max Mystery Bounty, andato in scena su /
due sere fa, quindi lunedì 13 gennaio.
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Lasciamo ora la parola a Gabriele.
Come ha pensato Gabriele per checkare flop
"Al flop credo che la bet o il check siano pressoché indifferenti, ma essendo fuori posizione, ed affrontando un range con tante coppie e combo con un asso, penso che non potremo cbettare sempre, quindi mi piace inserire questa combinazione di valore molto forte nel mio range di check. Inoltre, dato che proteggere il range contro questi avversari non è importante, una delle motivazioni che mi portano a checkare è che la tendenza del field è di aggredire e 'stabbare' troppo il valore medio contro una action passiva come la nostra (per 'stabbare' si intende piazzare una bet in posizione dopo il check avversario, ndr)."
Come ha pensato Gabriele per puntare turn
"Al turn ovviamente dobbiamo iniziare a costruire il pot. Il suo check back al flop mi fa pensare che non abbia troppe mani buone in grado di chiamare spesso una mia big size appunto perché mi aspetto che punti al flop tante coppie e progetti a colore. Il punto chiave della mano è il suo mini-raise in posizione che fa dopo la mia bet perché per esperienza il giocatore medio la fa spesso con valore medio con l'idea di prendere l'inerzia della mano e poi arrivare allo showdown river checkando dietro. Dato che la nostra mano non vuole assolutamente che questo accada, decido di controbilanciare ancora una volta per riprendere la gestione dello mano e cercando di estrarre il massimo valore da quel tipo di mani e per poter puntare anche al river."
Come ha pensato Gabriele per l'all-in river
"Al river l'all-in è standard, non mi piace checkare per indurre al bluff eventuali progetti di colore mancati perché secondo me, con quelle mani, in posizione contro una mia puntata si sarebbero limitate al call e non avrebbero fatto quel mini-raise"