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Tomhas Bentham: la storia (quasi) dimenticata di "tjbentham"

[imagebanner gruppo=pokerstars] Se arrivare ai tavoli di cash game high stakes è particolarmente difficile, rimanerci a lungo è addirittura peggio: Thomas Bentham ci è riuscito, malgrado oggi non siano in molti quelli che si rammentano di "tjbentham".

Ormai trentenne e testardamente inglese, prima di conoscere il poker era intrigato dall'idea di diventare un professore di matematica: malgrado quella strada non potrebbe essere più lontana da quella che poi effettivamente deciderà di percorrere, la passione per i numeri ed il fatto di essere una persona ben piantata coi piedi per terra e razionale gli saranno non di poco aiuto, quando comincerà a giocare a poker.

Questo accade nel 2005, mentre è al secondo anno dell'Imperial College di Londra. Se inizialmente giocherà dei sit&go da appena una sterlina in maniera del tutto casuale, già sul finire di quell'anno comincerà ad approcciare le cose come un vero grinder, annoiandosi ben presto dei sit&go ma avendo accumulato grazie a questi il suo primo bankroll, pari a circa 7.000 dollari.

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Nell'estate del 2006, dopo aver grindato i STT da 60 dollari per un bel po', decide di passare al cash game partendo dal NL400, ed il modo in cui rammenta la strategia adottata allora avrebbe fatto sorridere più di qualcuno già un paio d'anni più tardi: "Puntavo sulla maggior parte dei flop, evitando di secondbarellare a meno che non cadesse una scary card o non avessi davvero una mano, potcontrollando quando avevo una coppia. Era davvero una strategia molto basilare, ma funzionava".

Funzionò a talpunto che già all'inizio del 2007 era un regular del NL2000, e nel giro degli anni seguenti riuscì a stabilirsi al NL5000, giocando con alcuni dei più forti regular dell'epoca ed ottenendo il rispetto tanto dei regular che dei semplici appassionati, tanto che attorno 2011 era considerato fra i migliori giocatori inglesi, almeno fra quelli non particolarmente conosciuti.

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thomas-benthamEppure, malgrado il successo e lo stereotipo che vuole i player inglesi non esattamente morigerati, lui faceva in qualche modo eccezione: "Nel 2007 mi comprai un orologio da 12.000 dollari che non ho mai usato, oppure una volta ho fatto un coinflip da 20.000 $ - ricordava qualche anno fa - ma a parte questo non posso definirmi un baller. Il denaro non mi ha dato la felicità, ma mi fa piacere poter andare a fare la spesa e poter comprare tutto quello che voglio senza preoccuparmi di quanto spendo, o cose del genere".

Motivato a grindare anche dall'incertezza di fondo legata alla professione del poker player, in realtà le cose sono andate ben oltre le sue previsioni, visto che lo si può ancora trovare su PokerStars.com al PL10.000, che sembra essere diventato il suo gioco di punta.

Per la verità quest'anno non ha praticamente giocato, mettendo assieme appena 4.000 mani stando ai dati ufficiali, abbastanza comunque per vincere 170.000 dollari: anni fa queste cifre poteva vincerle (o perderle) in un giorno, ma in ogni caso non sarà lui a lamentarsi per questo.

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