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UhhMee, come vincere 639.618€ con gli MTT e perdere 549.486€ con i SnG

Il mondo del poker è pieno di giocatori che hanno vissuto successi sensazionali in determinate discipline e batoste durissime in altre specialità. Basti pensare a Daniel Negreanu e Phil Hellmuth, due big che hanno vinto di tutto nei tornei ma hanno sempre dimostrato di non essere altrettanto competitivi nel cash game. Ma anche nel mondo del poker online ci sono diversi casi più o meno eclatanti. Viktor "Isildur1" Blom, ad esempio, è stato considerato per anni il miglior giocatore di heads-up No-Limit Hol'dem al mondo ma al tempo stesso un "bancomat" nel PLO.

Al giorno d'oggi la maggior parte dei professionisti cerca di essere preparato in qualsiasi tipologia e variante di poker. Il motivo di questa scelta deriva dall'instabilità dell'intero sistema poker, molto più sensibile rispetto al passato a improvvisi stravolgimenti (vedi Black Friday o le modifiche al VIP System di Pokerstars). Come ci disse Luca "Toro 240" Tiramani in un'intervista dello scorso anno, ogni professionista deve formarsi il più possibile come player “a tutto tondo”. Ma questa idea non sempre risulta profittevole quando viene messa in pratica.

Lo sa bene Ami "UhhMee" Barer, poker pro canadese che a 24 anni ha già accumulato milioni di dollari di vincite negli MTT senza però confermare gli stessi risultati nelle altre discipline.

Nei tornei, Ami è un mostro, al punto di essere sempre nominato su Twoplustwo tra i migliori regular della scena high stakes del dot com. I numeri parlano da soli: solo su Pokerstars.com ha giocato 77.007 tornei ad abi 76.62€, mantenendo un ROI medio del 18.9% e guadagnando 639.618€. Parliamo di numeri netti (presi da Sharkscope). Se parliamo delle vincite lorde, su tutte le piattaforme ha raggiunto quota 7.7 milioni di dollari, che sommati ai 3.2 milioni di dollari vinti dal vivo, portano il suo bilancio lordo a più di 10 milioni di dollari.

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L'impressionante grafico MTT-Only
L'impressionante grafico MTT-Only

Dati impressionanti, ma fermiamoci a quelli netti. Come abbiamo visto, Ami Barer ha vinto la bellezza di 639.618€ dal 2009 a oggi su Pokerstars.com. Un bottino importante, che però è stato intaccato dalle pesanti perdite che il canadese ha rimediato soprattutto nei Sit&Go. In questa disciplina, "UhhMee" non è proprio riuscito a ingranare. Da quando ha iniziato a giocare non è mai stato in attivo e dal 2014 a oggi ha perso con una costanza incredibile. Dopo 50.934 games ad ABI 302€, Barer è in passivo per 549.486€.

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Il crollo nei Sit&Go
Il crollo nei Sit&Go

Come se non bastasse, anche nel cash game online la situazione non è delle migliori. Il sito specializzato nel tracking dei tavoli nosebleed - Highstakesdb.com - riporta un passivo di 428.528$, circa 383.000€. Da più di un anno non ha messo piede agli High Stakes e da allora il suo bilancio è rimasto uguale. Le perdite sono state rimediate su 14.609 mani, soprattutto nel PLO.

Il grafico nel cash game high stakes (courtesy Highstakesdb.com)
Il grafico nel cash game high stakes (courtesy Highstakesdb.com)

Sommando i risultati dell'account "UhhMee" nelle tre discipline storiche del poker (tornei, sit and go e cash game), il bilancio finale è di circa -292.868€. A fronte di un grafico spettacolare negli MTT (un'ascesa inarrestabile iniziata nel 2009 e tutt'ora in corso), Ami Barer deve fare i conti con un grafico in picchiata nei Sit&Go, in particolar modo da quando ha iniziato a giocare quelli da 5.000$ di buy-in. Nel cash game high stakes le mani giocate sono troppo poche per esprimere un giudizio, ma lo score di -383.000€ resta.

C'è da considerare il fatto che con la rakeback da Supernova Elite abbia guadagnato centinaia di migliaia di euro negli anni, ma è lecito pensare che se Ami Barer potesse tornare indietro si dedicherebbe esclusivamente agli MTT, disciplina nella quale ha dimostrato su un lungo periodo di tempo di essere dominante. Se essere polivalenti è quasi un obbligo al giorno d'oggi per un poker pro, è altrettanto vero che il rischio di abbandonare una specializzazione per cercare di essere competitivi in ogni campo può essere controproducente. E i grafici che abbiamo visto ne sono la dimostrazione.

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