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Una simpatica giornata al NL5000 con Epiphany77

[imagebanner gruppo=pokerstars] Vi abbiamo già parlato di Charlie “Epiphany77” Carrel, di come abbia rapidamente scalato i livelli nel cash game e della sua amicizia con Christian Favale: l’inglese sta continuando a giocare sia online che dal vivo, non mancando di prendersi i suoi rischi ai tavoli high stakes, in questo caso al NL5000.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in questo caso i suoi avversari sono due regular molto conosciuti su PokerStars.com, vale a dire “wilhasha” ed “OtB_RedBaron“: normalmente non il genere di professionisti che si vanno ad inseguire al proprio terzo “shot” al $25/$50, ma in fondo ognuno ha i suoi gusti.

Giocando su un solo tavolo contro due avversari – certo non qualsiasi, ma che stavano multitablando – Carrel si trova coinvolto in più di una mano capace di offrire degli spunti, che ha deciso di commentare in un video girato a breve distanza dalla sessione stessa: ecco quindi la sua analisi su alcuni degli spot in cui si è trovato coinvolto.

Nella prima, decide di limitarsi a flattare da small blind con a a su apertura di “wilhasha” da bottone, con uno stack effettivo di 210 big blind: “Non sono sicuro di cosa si aspetti che possa 3-bettare – premette – ma visto che il mio è uno shot a livelli alti e lui dovrebbe saperlo è possibile che creda sia relativamente tight”.

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Charlie vince qualche soldo al NL500 Zoom dopo 18 ore di sessione

Decide quindi di check/callare la continuation bet da 325 dollari su piatto di 380 $ quando il board recita 6 8 5 , ma sul turn j lo svedese decide di overbettare a 1.375 $ su piatto di 1.030 $, una scelta che Charlie commenta così: “Per la mia esperienza, quando un giocatore overbetta al turn in posizione è polarizzato fra made hand estremamente forti oppure combodraw – spiega – è chiaro che su un board tanto connesso mi aspetto che quest’ultima porzione del suo range sia più consistente, e che con mani come 10 9 , a k e simili cerchi di farmi foldare qualcosa come una coppia di sette”.

Così, coerentemente, l’inglese chiama e decide di fare altrettanto al river, quando il board si completa col 6 , e “wilhasha” svela allo showdown q 9 .

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Ecco quindi un’altra mano nella quale “Epiphany77” spiega nei dettagli il suo thinking process. Qui si trova opposto ad “OtB_RedBaron”, e decide di aprire da small blind j 9 , venendo chiamato e check/callando su flop k 9 j , una linea che giustifica dicendo: “E’ una mano che solitamente c-betterei, ma giocando per 220 big blind effettivi se andassimo rotti al flop non avrei mai la mano migliore, ed inoltre voglio proteggere il mio check/calling range”.

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Il turn è il *p2*, carta di fronte alla quale entrambi checkano, e quando il board si completa con la q ed “Epiphany77” checka di nuovo, il suo avversario punta 565 $ su piatto di 717 $, lasciandolo di fronte ad una decisione complessa: “Punterei al river con molte delle mani che contengono un dieci, quindi questa è al top del mio range – premette – al flop il suo range è estremamente ampio, può avere molti Tx, Qx e Kx, qualche Jx forte che decide di non 3-bettare. Penso che lui creda che io sappia nel suo range ci siano molti dieci, e che quindi bluffi spesso. Siccome per fare breakeven mi basta essere buono circa un terzo delle volte, penso di dover chiamare”.

Così chiama e perde, visto che “OtB_RedBaron” gira 10 7 , un risultato non sorprendente e che tuttavia è convinto non avrebbe potuto evitare in questa situazione: non molto di cui lamentarsi, visto anche che al termine di questa sessione l’inglese si metterà in tasca più di 50.000 dollari, giocando anche fullring in presenza di “nanonoko”, che per uno “shot” al NL5000 è sempre un bel viaggiare.

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