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“Vincere 1.100.000 $ non mi ha cambiato la vita”

[imagebanner gruppo=”pokerstars”] Fedor Holz nelle ultime settimane è stato sulla bocca di tutti per via dei suoi risultati nei tornei online, a cominciare dal successo nel Main Event WCOOP: il giocatore tedesco, malgrado abbia solamente 21 anni e ne dimostri ancora meno, è apparso da subito una persona con la testa sulle spalle e le idee ben chiare.

Lo dimostra quello che ha fatto subito dopo aver vinto un torneo tanto importante, festeggiato con una semplice serata fra pochi amici senza troppe storie assurde da raccontare: “Non sono la persona giusta a cui chiedere, nel caso in cui si vogliano ascoltare storie da baller – ha raccontato a Joe Ingram nel suo podcast – è stato un week-end pazzesco, ma sono tornato ben presto alla mia vita abituale”.

“CrownUpGuy” aveva venduto il 30% delle quote del suo torneo, ed aveva inoltre scambiato qualche piccola percentuale con altri professionisti, ma quello che gli è rimasto sarebbe comunque più che abbastanza per aver voglia di fare baldoria, e tuttavia non è accaduto: “In precedenza nella mia carriera ho avuto vincite importanti che hanno inciso di più sul mio stile di vita – ha ammesso – si tratta di un sacco di soldi, ma ho già più denaro di quanto mi serva, non sono il genere di persona che senta il bisogno di spendere solo perché è nelle condizioni di poterlo fare”.

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Ed a questo proposito rivela: “Conosco molte persone che, a seguito di una grossa vincita, hanno cambiato radicalmente il loro stile di vita. Tuttavia, tutti dopo un paio d’anni sono tornati sui propri passi, e nessuno me ne ha mai parlato come della migliore decisione che avessero mai preso…”.

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Residente a Vienna ed interessato dalla psicologia, Fedor è naturalmente soprattutto un torneista, sebbene non gli manchi esperienza neppure nelle altre varianti: “Mi piacciono i sit&go ma non sono abbastanza motivato da dedicarmici, e quest’anno online credo di aver giocato circa 100.000 mani nel cash game, fra NL500 e NL1000 – spiega – sono riuscito a vincere, ma insomma da questo punto di vista non mi si può certo definire un vero grinder”.

In fondo il suo pane restano gli MTT, e visti i risultati che sta ottenendo difficilmente gli si può dar torto se intende insistere su quelli. Lui ed il suo gruppo di amici più stretti nel mondo del poker hanno già ottenuto successi di primo piano, ma non per questo si sentono sazi: “Complessivamente credo che online abbiamo vinto praticamente tutto, ormai ci mancano soltanto un EPT ed un WPT e poi possiamo chiudere”. Verosimilmente in bellezza.

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