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Vito "w1llys" Barone: come reagire ad una 3-bet da UTG


Vito Barone fa parte del Team Pro Online di PokerStars non certo per caso: "w1llys" in carriera ha accumulato oltre cinque milioni di VPP e continua a farlo ogni giorno, adesso ai tavoli di cash game.

Essere un professionista, tuttavia, comporta oltre al talento anche infinita dedizione e sacrificio, col risultato che giorno dopo giorno le motivazioni debbano sempre essere rinnovate, perché non affievoliscano a poco a poco soffocate dall'abitudine.

1) Tutti dicono che giocando per professione presto o tardi la passione sfumi: è così?

Purtroppo è vero, si affievolisce parecchio. E' per questo motivo che, almeno personalmente, cerco di studiare anche altre varianti per stimolarmi, oppure fisso degli obiettivi da raggiungere con una certa scadenza.

Oltre a questo, mi dedico anche ad altre attività capaci di divertirmi. Nel mio caso, ad esempio, il golf è diventata una vera e propria passione.

2) Che mani raise/folderesti ad un tavolo di cash game 6-max 100x dalla posizione di UTG?

In primo luogo, dipende dall'avversario, ed in seconda battuta anche dalla size che usa per fare la 3-bet.

Io mi adeguo a seconda di quanto spesso il mio avversario 3-betti contro l'UTG, e in tutto questo bisogna considerare anche la sua posizione. Infatti, alcuni giocatori possono avere una percentuale di 3-bet più alta contro l'UTG quando si trovano sul bottone, rispetto a quando sono in middle position, o magari viceversa.

Contro avversari con cui stimo di avere molta edge postflop, come capita con i giocatori occasionali, gioco ovviamente molte più mani anche fuori posizione. Invece, contro avversari che 3-bettano spesso ed usano size piccole posso giocare anche il mio intero range di apertura (sia chiamando la 3-bet che 4-bettando) perché la mia mano avrà sempre l'equity giusta.

3) Quanto tempo credi sarebbe ideale dedicare al poker giocato, e quanto allo studio del gioco?

Dipende dall'esperienza specifica di quel giocatore. Lo studio è molto importante per tutti, ma chi è alle prime armi deve dedicargli molto più tempo, anche maggiore rispetto a quello in cui gioca.

Invece, per un professionista vincente assume un significato diverso, in quanto lo studio diventa un modo per aggiornarsi, studiando continuamente le tendenze degli avversari e monitorando con costanza il proprio gioco. Tuttavia, almeno in parte, questo può farlo anche in game.