Doug Polk torna a far parlare di sé, e come al solito "WCGRider" non rilascia dichiarazioni banali, affermando che sarebbe disposto a giocarsi tutto il bankroll in heads-up contro Phil Ivey.
"Se organizzassimo un testa a testa dove nessuno dei due può alzarsi finché non finisce tutti i soldi che ha, non credo sarei io a dovermene andare - ha dichiarato ad highstakesdb.com - visto il mio winrate contro di lui non penso sarebbe possibile". E chissà che parole simili non arrivino a sfiorare le orecchie giuste...
Affermazioni simili, se uscissero dalla bocca di pressoché chiunque altro, potrebbero facilmente essere bollate come inutilmente arroganti, forse perfino folli, ma Polk ci tiene a sottolineare la propria coerenza, fra ciò che dice e quello che fa: "Parlo molto, ma sono disposto anche a mettere i soldi sul tavolo ed a passare dalle parole ai fatti.
"E' strano - prosegue - che l'aver demolito Sulsky nella nostra sfida non sia considerata una prova della mia credibilità. Se mi sono dichiarato come il migliore al mondo in heads-up, è per via dei risultati che ho avuto e dell'aver parlato e giocato con i migliori".
Una disciplina, quella dell'heads-up, dove è stato da subito molto vincente: "Quando giocavo fullring adottavo uno stile adatto al fullring, mentre quando giocavo 6-max ne avevo uno più consono all'heads-up. E' per questo che, quando ho cercato di fare la transizione da fullring a 6-max, ho spesso fallito. Una volta passato all'heads-up invece in qualche modo ero già pronto, ed a parte un grosso downswing fra il 2010 ed il 2011 tutto è andato liscio per me".
Lo stesso non si può dire del Pot Limit Omaha, disciplina con la quale ultimamente si sta confrontando, ma dove ammette di aver molto da imparare: "Questo mese ho perso 600.000 dollari, è stata dura. Ho giocato molto in heads-up contro Rui Cao perché penso che siamo entrambi terribili, ma al momento non accetterei di sfidare Viktor Blom in questa disciplina. Per il prossimo anno conto comunque di migliorarmi...".
E se nel PLO non gli darebbe azione, al suo tavolo di No Limit Hold'em heads-up c'è sempre posto per Isildur1: "Ha molto da imparare, se vuole tornare ad essere uno dei migliori in questa disciplina. Investirà il tempo necessario per farlo? Difficile dirlo. Per adesso, credo sia qualche scalino sia sotto di me che di alcuni che considero fra i migliori".
No Limit Hold'em, Pot Limit Omaha...Ma gli altri giochi? Nonostante ai tavoli high stakes ci sia molta azione, questa non sembra interessargli: "Per giocare a Deuce to Seven dovrei prima imparare le regole, ma visto che sembra esserci molto denaro in ballo, è possibile che in futuro decida di allargare i miei orizzonti...". Per adesso, insomma, chi li frequenta può continuare a divertirsi.