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Freddy Deeb

Arriva in Usa dal Libano per diventare ingegnere, diventa uno dei più temuti giocatori di cash game high limits, anche grazie alle sue camicie...

Nato a Beirut, Libano, nel 1955, Kassem Deeb a 19 anni lascia la terra natìa per andare a studiare ingegneria meccanica negli USA. Ma arriva la guerra civile in Libano, e Kassem perde contatto con la sua famiglia. I fondi scarseggiano e il ragazzo, che ha un visto da studente e non può trovare lavoro, sfrutta la rimanenza della sua borsa di studio per iniziare a giocare. E' quindi costretto a lasciare l'università, quando alla laurea mancava davvero poco.

Inizialmente si limita a mantenersi col cash game in piccoli casinò. La svolta arriva nel 1986, quando l'hold'em viene legalizzato in California. Migliaia di giocatori si precipitano nel west coast, la maggior parte dei quali senza la minima cognizione del gioco. Dirà poi Deeb: “Far soldi era facile come scuotere un albero e far cadere I frutti!”.

Così Kassem, ormai “Freddy”, diventa una istituzione degli high stakes, fa soldi a palate e riesce ad aiutare tutto il parentado in Libano, a cui inizialmente aveva per ovvie ragioni nascosto la natura dei suoi guadagni.

Così, come molti solidi cash players, anche Freddy decide che era ora di misurarsi in torneo e provare a togliersi qualche sfizio. Quella che segue è una carriera – ancorchè sporadica – da più di  6.8 milioni di dollari di vincite in tornei live, con due perle: il braccialetto WSOP nel “deuce to seven draw” del 1995, che gli porta 146.250$, e soprattutto l'ultima.

Freddy è infatti il campione delle WSOP 2007  nella specialità H.O.R.S.E., universalmente riconosciuta la più tecnica e difficile dai pro. Il torneo, svoltosi lo scorso luglio, aveva un buy-in da 50.000$, ed il primo posto ha fruttato a Deeb ben 2.276.832$, oltre all'immortalità sportiva.

Nel 2010 un altro grande acuto a Parigi, nell'evento High Roller della tappa del World Poker Tour che gli frutta 416.000$.

Freddy, simpaticissimo ed affabile come comunica quel suo viso un pò alla Danny de Vito (ma non parlategli di Gus Hansen, diventa una bestia...), divenne famoso anche per le sue variopinte ed improbabili camicie, una delle quali rimane nella storia come la sua “lucky shirt”, che indossava un giorno in cui battè Phil Ivey. Phil, dopo la sconfitta sussurrò “it must be your lucky shirt”, Freddy si offrì di regalargliela se avesse promesso di indossarla, ma Ivey gentilmente declinò...