La storia di Thomas Marchese, conosciuto nel mondo del poker online come “kingsofcards”, è l’ennesima capace di parlarci di un giocatore in grado di bruciare le tappe, di passare repentinamente dall’essere un poker player come tanti a un vincente come pochi.
Classe 1987 ed originario di Boonton, nel New Jersey, Thomas Marchese decide di imboccare la strada del professionismo a vent’anni, nel 2007.
Il suo background pokeristico si fonda sul Limit Hold’em, dove passa a giocare partite di cash game dai limiti $0.5/$1 al $30/$60. E’ soltanto nel novembre del 2006 che “kingsofcards” passa a giocare il No Limit Hold’em, cominciando dal NL400.
Inizialmente, lo statunitense non si concentra in modo eccessivo sulla qualità, giocando dai 9 ai 12 tavoli di cash game six-max con buoni risultati, ma senza riuscire a fare la differenza. Per sua stessa ammissione, la svolta nella propria carriera di giocatore di poker l’hanno fatta quindi due scelte: quella di ridurre il numero di tavoli giocati contemporaneamente, e quella di cimentarsi nel cash game heads-up.
Giocare molte mani marginali migliora le sue capacità di lettura, e così anche il suo gioco 6-max ne beneficia enormemente: nell’arco di un periodo estremamente breve “kingsofcards” diventa estremamente vincente, in particolar modo su PokerStars, dove al limite $25/$50 riesce a vincere circa 500.000 dollari in meno di 200.000 mani giocate.
Thomas Marchese ha provato anche il salto a limiti superiori, tanto su PokerStars che su Full Tilt Poker, ma fino a questo momento questo level up non è mai risultato vincente.
In compenso, lo statunitense ha iniziato a dedicarsi con una certa costanza anche ai tornei di poker live – dopo che negli MTT online aveva comunque ottenuto buoni traguardi – ed il 2010 è stato l’anno della sua esplosione in questo campo, tanto da metterlo in lizza per il titolo di Player Of The Year.
Grazie alla vittoria del NAPT di Las Vegas in marzo, al quarto posto ottenuto nell’evento High Roller dell’EPT di Montecarlo e ad altri buoni risultati – come un final table alle WSOP ed uno disputato all’EPT di Londra – “kingsofcards” ha vinto quest’anno poco meno di due milioni di dollari, candidandosi adesso come in futuro a recitare la parte del protagonista anche nel sempre più competitivo circuito dei tornei di poker live.