Le scommesse politiche all'estero, in particolare in Gran Bretagna, sono capaci di raccogliere milioni di giocate, con volumi sempre più interessanti: da Brexit a Trump, il successo non è passato inosservato per l'industria del betting, almeno in termini di raccolta. I bookies internazionali e gli scommettitori (ed i traders) come stanno reagendo agli incerti scenari politici italiani in vista del voto del 4 marzo?
Al momento, come in tutte le scommesse politiche, sono i sondaggi a condizionare le scelte ed abbiamo visto che nel caso proprio di Trump e di Brexit i sondaggi si sono rivelati del tutto fuorvianti.
Elezioni e scommesse: l'orientamento dei traders internazionali
Partiamo dalla borsa internazionale delle scommesse, dove i traders di tutto il mondo si scambiano le odds: Betfair, piattaforma di betting exchange per eccellenza dove sono gli utenti a fare i prezzi. Al momento i volumi sono poco significativi, ma il trend sembra essere tracciato da mesi: il favorito per i bettors è l'attuale Premier Paolo Gentiloni, con una quota sul punta (back) pari a 2.52 la posta (è una quota lorda alla quale bisogna decurtare la commissione).
C'è da dire che fino a poche settimane fa proprio Gentiloni era quotato alla pari (2) ma i continui sondaggi negativi sul Partito Democratico hanno condizionato il mercato.
Ma potrebbe profilarsi come molto probabile una coalizione centrista. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha detto più volte che se nel caso (probabile) nessuna delle coalizioni dovesse ottenere la maggioranza assoluta (50%+1) nelle due camere, con ogni probabilità sarà responsabile del Premier in carica (Gentiloni appunto) gestire il paese nel post 4 marzo, in attesa di nuove elezioni. Un piano che potrebbe vedere un Governo provvisorio con un'alleanza tra il centro destra e il dentro sinistra con Renzi.
Le alternative a Gentiloni
In tutti i casi, per i bettors, Antonio Tajani (a 3.05) non è molto lontano e potrebbe essere lui il futuro premier in caso in cui la coalizione Berlusconi-Salvini-Meloni dovesse ottenere una maggioranza relativa consolidata (sopra il 40%).
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Più staccato Luigi Di Maio (quota 4.6), candidato Premier del Movimento 5 Stelle che potrebbe confermarsi come il primo partito italiano (secondo i sondaggi). E se fosse proprio lui la sorpresa? Il M5S sembra che stia cercando nuovi alleati.
Meno probabili - secondo i traders sul mercato internazionale - le vittorie dei candidati Matteo Salvini (5.5), Matteo Renzi (quota 7.2), Silvio Berlusconi (11), Matteo Orfini (13.5).
Sul leader del centro-destra la quota sembra molto alta (probabilità solo del 9%). Giorgia Meloni (24) è la prima donna nella lista dei potenziali Premier. Ma i volumi sono ancora molto bassi.
Posizione bookmakers
Per quanto concerne invece il mercato delle scommesse tradizionali, i big players non hanno ancora aperto le loro posizioni. Ragionando solo per coalizioni, alcuni bookies danno leggermente sotto la pari (probabilità del 51%) il centro-destra guidato da Silvio Berlusconi: Ma il Movimento 5 Stelle è molto vicino: quota 2.30 (probabilità 43,4%). Più staccato il Partito Democratico sostenuto dal duo Bonino-Lorenzin: quota 2.75 (probabilità vittoria 36,3%). Lontano invece la lista Liberi e Uguali di Grasso (probabilità dell'1,3%).