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Juventus-Inter - Lautaro Martinez

Scommesse Juventus-Inter: occhio ai secondi tempi e alla mira di Lautaro

Quando si parla di Juventus-Inter, salgono i termonetri: quelli del tifo, delle polemiche ma anche dell’attesa di ogni appassionato per la partita più “storica” e la rivalità più accesa, nel panorama italiano. Cerchiamo di analizzare i momenti di entrambe le squadre e poi, da buoni appassionati ed esperti scommesse sul calcio, cerchiamo di capire i mercati col potenziale più redditizio per il derby d’Italia in programma domenica sera all’Allianz Arena.

Juventus-Inter, match top anche quando non è top

Numeri alla mano, nel posticipo serale della tredicesima giornata di Serie A si affronteranno la sesta e la settima squadra in classifica. Tuttavia Juventus-Inter è un match che fa storia a sé anche quando le due squadre non sono le principali favorite per lo scudetto, e probabilmente sarebbe fonte di polemiche infinite anche se entrambe navigassero in acque peggiori.

La narrativa su questa partita è pressoché sconfinata, gli sfottò tra le due tifoserie lo sono ancora di più, ma ciò che ci interessa di più è cercare di capire cosa vogliono diventare Juventus e Inter in questo campionato, anche sulla spinta di un match come il Derby d’Italia numero 179 in Serie A.

Come arrivano la Juventus e Massimiliano Allegri

Dire “benino” parrebbe un sacrilegio, con la squadra che ha preso 10 punti di distacco dalla capolista in 12 giornate di campionato, e che è reduce dalla sua peggior performance di sempre nella fase a gironi della Champions League, conclusa con la qualificazione in Europa League solo per la presenza di una squadra che è riuscita a far peggio (e che pure ha inflitto alla Juve una delle più umilianti sconfitte della sua storia).

Eppure ci sono ragioni di ottimismo, in un quadro obiettivamente brutto e per molti versi deprimente. Le ragioni sono il recupero di diversi infortunati, in primis un Federico Chiesa che può essere la chiave di volta per migliorare la Juve dove finora è stata pessima, ovvero in velocità e imprevedibilità. E poi ci sono diversi giovani in rampa di lancio, che tuttavia sembrano essere stati lanciati più per mancanza di alternative che per convinzione, a parte il solo Miretti che è comunque tra i titolari fissi da inizio stagione.

Viene da chiedersi quale sia la vera Juve, a questo punto. E la risposta sembra essere necessariamente “quella che ancora non si è vista”. Troppo brutta quella ammirata (si fa per dire) nei primi 3 mesi della stagione, ma è ingannevole anche pensare che la vera Juve sia quella vista col PSG, che pure è uscita sconfitta ma con un avversario (molto forte) che non sembrava curarsi troppo del risultato finale.

L’entusiasmo dei giovani può essere la scossa per provare a raddrizzare la stagione, ma il contributo fondamentale deve arrivare dai big recuperati: Chiesa, Di Maria, Vlahovic, in attesa di Pogba.

Come arrivano l’Inter e Simone Inzaghi

Se si pensa quanto e quanto a lungo è stato in discussione Simone Inzaghi, la situazione attuale dell’Inter sembra davvero rosea. Eppure parliamo di una squadra che ancora un anno fa era considerata la netta favorita per fare il bis di scudetti consecutivi. Poi qualcosa si è rotto, l’inizio di stagione è stato poco entusiasmante ma il brillante percorso in Champions è stato una corroborante medicina anche per il rendimento in campionato.

In attesa del rientro di Lukaku, Inzaghi può guardare con fiducia al futuro, che nell’immediato dovrà significare cercare di accorciare il gap con il Napoli. Poi ci sarà tempo per pianificare la seconda parte della stagione, anche in base a come torneranno i vari nazionali dalla pausa per il mondiale.

La qualificazione in Champions e il fatto che sia avvenuta ai danni di una big come il Barcellona non ha comunque gettato un colpo di spugna sui dubbi che alcuni tifosi e addetti ai lavori nutrono su Simone Inzaghi e la sua capacità di lettura delle partite, in particolare nella gestione dei cambi. Ma l’allenatore piacentino ha ancora tutto il tempo per rilanciarsi e fare ricredere gli scettici.

L’arbitro di Juventus-Inter

Sarà Daniele Doveri della sezione di Roma 1, l’arbitro designato per questo importantissimo Juventus-Inter. Il 44enne fischietto toscano (è originario di Volterra), internazionale dal 2018, è tra i più esperti in attività e la sua designazione non lascia di certo sorpresi.

In carriera Doveri vanta 200 partite dirette in Serie A, con 893 gialli sventolati per una media di 4,46 a partita. Rientrano in questa statistica anceh i 31 doppi gialli, non rientrano i 15 rossi diretti a comporre un totale di 46 espulsioni decretate in carriera, nella massima serie italiana. I rigori fischiati sono invece 71.

Il bilancio con le due squadre è abbastanza composito:

  • Bilancio di Doveri con la Juventus in Serie A: 17 gare dirette (9v, 5p, 3s)
  • Bilancio di Doveri con l’Inter in Serie A: 25 gare dirette (9v, 9p, 7s)

Non rientra in questa statistica il precedente più fresco e anche che ha destato più polemiche: la finale di Supercoppa del gennaio scorso, con il discusso rigore assegnato ai nerazzurri per un fallo di Desciglio su Dzeko, che poi le immagini hanno mostrato essere quasi un fischio invertito.

Al netto di questo episodio, quello di domenica sera sarà per Daniele Doveri il terzo Derby d’Italia diretto in campionato. Il primo risale al maggio 2015, 1-2 dei bianconeri di Allegri a Milano sui nerazzurri di Mancini, con gol di Icardi, Marchisio e Matri, oltre a ben 7 ammoniti. Il secondo e ultimo precedente è invece del gennaio 2021, Conte sulla panchina dell’Inter e Pirlo su quella della Juve. 2-0 il risultato in virtù dei gol di Vidal e Barella, 4 gli ammoniti.

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Sanzioni: Juve-Inter strizza sempre l’occhio all’over

Partite come Juventus-Inter sono sempre difficili da decifrare, sotto il profilo disciplinare. Però ci sono alcune relative certezze: nel Derby d’Italia basta un singolo episodio per accendere una miccia che può significare over importanti, nel mercato delle sanzioni.

La carta del campionato dice che Juve e Inter sono tra le squadre meno ammonite della Serie A, con 19 gialli comminati ai nerazzurri e 16 ai bianconeri, che però hanno anche 3 rossi contro le zero espulsioni della squadra di Inzaghi. Chi gioca frequentemente il mercato delle sanzioni sa che, seppur con qualche possibile differenza tra un book e l’altro, gli under/over si giocano sui “punti cartellino”, che sono doppi nel caso di rossi diretti. O meglio, ogni cartellino giallo, anche doppio, vale sempre un punto; un rosso diretto vale 2 punti. Il massimo totalizzabile da un singolo giocatore è di 3 punti cartellino, in caso di giallo e poi rosso diretto.

Dunque i punti cartellino sommati dalle due squadre finora sono stati 39, per una media di 3,25 punti cartellino a partita. Numeri alla mano sembrerebbe gara più da under, ma si tratta pur sempre di Juve-Inter e dunque l’asticella delle aspettative deve necessariamente alzarsi un po’.

Guardando le quote nel mercato delle sanzioni, l’over 4,5 punti cartellino si attesta intorno a una media di 1,55-1,60, una quota che però appare un po’ troppo bassa. Fa eccezione 888, che lo propone a 1,82 che diventa così una quota molto più appetibile.

  • U/O punti cartellino: Over 4,5 – quota 888 1,82 (stake 6/10)

Tempi di gioco: occhio alla Juve “dr Jekyll e mr Hyde”

La Juventus 2022-23 è stata finora tra le più sconcertanti che si ricordino, con 12 formazioni diverse in altrettanti match e la vana ricerca di una identità su cui fare affidamento. Tra le tendenze che rivelano questa confusione ce n’è una che forse potremmo provare a utilizzare a nostro vantaggio. I dati dicono che la Juve, considerando i singoli tempi di gioco come se fossero partite a se stanti, ha ottenuto virtualmente 3 punti in più nei secondi tempi, rispetto ai primi. Questo sembra confliggere con l’impressione destata spesso dai bianconeri, ovvero quella di partire bene ma durare troppo poco per poi incartarsi.

Il dato coincide invece in pieno con l’impressione di formazioni a volte sbagliate, o meglio corrette in corso d’opera con risultati migliori rispetto all’undici iniziale. A ciò andrebbe aggiunto il recupero di Federico Chiesa, che però quasi certamente non verrà rischiato dal primo minuto ma potrebbe dare uno strappo alla partita nei secondi 45′.

Da queste considerazioni, e altre molto simili, derivano i seguenti consigli.

  • 1X2 solo 2° tempo: 2 – quota Betaland 3,20 (stake 2/10)
  • Squadra di casa segna nel secondo tempo: sì – quota Sisal 1,90 (stake 5/10)
  • U/O 1,5 gol solo 2° tempo: Over – quota 888 2,18 (stake 3/10)
  • U/O 0,5 gol solo 2° tempo: Over – quota Sisal 1,23 (stake 7/10)

Gol: altro mercato affascinante per Juventus-Inter

La Juventus è al momento la miglior difesa del campionato, con solo 7 gol subiti in 12 match. Ora, dopo aver letto questo dato andate allo specchio e ripetetelo cercando di non ridere. Battute a parte, questa Juve è apparsa finora tutto tranne che solida, e probabilmente l’ottimo dato difensivo è dovuto ANCHE al fatto di avere finora incontrato poche squadre forti (Milan e Roma, incassando 3 gol in 2 match).

Dati alla mano la Juve ha vinto le ultime 3 gare senza subire reti. 4 clean sheet consecutivi in campionato la Vecchia Signora non li ottiene dal dicembre 2018, quando obiettivamente la squadra aveva forza, qualità e solidità imparagonabili a quelle odierne.

Dall’altra parte ci sarà una Inter come detto non scintillante magari, ma che ha ritrovato efficacia offensiva. Lo dimostrano le 4 vittorie consecutive in campionato segnando sempre almeno 2 gol, striscia ancora aperta.

  • Entrambe le squadre segnano: sì – quota 888 1,76 (stake 6/10)

Calciatori da tenere d’occhio: Lautaro Martinez

Con qualche partita in più nelle gambe, avrei probabilmente scelto Federico Chiesa. Il 7 della Juve è però ancora troppo in rodaggio, per rischiare scommesse sul suo conto. Proviamo invece a dare fiducia al Toro, autore fin qui di un campionato contraddittorio in cui ha reso sotto le attese, sotto il profilo realizzativo ma non solo. Possibile che la sua preparazione sia mirata a farlo rendere al massimo da questo periodo in avanti, e infatti Lautaro ha segnato 3 gol nelle ultime 3 partite dopo un digiuno durato 5 turni.

Ma la voce statistica che ci interessa di più non è quella dei gol o degli assist, bensì quella dei tiri in porta. Secondo la pagina ufficiale della Lega Serie A, Lautaro Martinez è in testa alla classifica dei tiri in porta scoccati, con 16 in 12 presenze. Incrociate adesso le considerazioni fatte prima sulla difesa juventina che finora è stata relativamente poco messa alla prova in campionato, con quelle sulla forma crescente dell’argentino. Arriverete anche voi alla conclusione che la quota SNAI di over 0,5 tiri in porta di Lautaro contro la Juve, 1,55, è decisamente da prendere.

  • Lautaro Martinez tira in porta durante la partita: quota SNAI 1,55 (stake 7/10)
"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".