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Scandalo a Las Vegas, noto bookmaker inganna i punters: "sottopagate" 20.000 schedine!

Torna la nostra rubrica "W Las Vegas" sulle news più calde provenienti da SinCity e da tutto il mondo del gambling a stelle e strisce.

Il Nevada Gaming Board, rispetto ad altre autorità del gioco mondiali, è un ente regolatore che in genere è molto rigoroso nel far rispettare le regole, seppur nella storia che vi andremo a raccontare, il suo intervento è da giudicarsi senza dubbio tardivo. Però nel Silver State, il trend è quello di far rispettare le regole. D'altronde è in "gioco" la reputazione di un business enorme e di una città problematica come Las Vegas.

Questa volta la commissione di vigilanza dello Stato ha presentato - a tutela dei gamblers - una denuncia nei confronti di uno dei bookmaker più importanti per non aver onorato vincite per 700.000 dollari. All'apparenza potrebbe sembrare un errore, ma non è così. Secondo quanto scrivono le autorità del Nevada nella denuncia, c'è stata malafede perché il bookmaker si era accorto degli errori. L'allibratore ha agito in questo modo "per scopi finanziari". Tutto molto chiaro.

Quando vi recate in una sala scommesse di un casinò di Las Vegas controllate sempre i payout delle schedine che andate a piazzare, soprattutto se vi piace bettare su scommesse multiple (eventi combinati).

Lo scandalo coinvolge CG Technology che controlla il 30% del mercato del betting in Nevada e gestisce le scommesse per numerosi casinò: M Resort, Hard Rock, Tropicana, Cosmopolitan, Silverton, Venetian e Palms.

Sono state pagate solo parzialmente 20.000 scommesse multiple vincenti tra il 2011 e il 2015. Una vera truffa nei confronti dei punters. Uno scandalo che rischia di mettere in ginocchio la credibilità del betting a Las Vegas (negli States è possibile scommettere sugli eventi sportivi solo all'interno dei casinò del Nevada ed all'interno di alcuni ippodromi ma solo in un paio di stati).

In base alla denuncia emergono dei fatti molto strani: in poche parole, secondo il Gaming Board, CG Technology avrebbe sottopagato queste 20.000 schedine (e l'inganno gli avrebbe fatto guadagnare 700.000 dollari) ed avrebbe strapagato invece altre 11.000 scommesse (sempre multiple) per 100.000€.

Non conosciamo tutti i particolari della vicenda ma è probabile che si siano verificati degli errori nel calcolo dei payout (nel caso contrario non si capisce perché il banco abbia pagato di più certe schedine) ma l'aspetto grave è che il book era a conoscenza di tutto e non ha fatto nulla per rimediare. Alla fine questa storia assurda è andata avanti per ben 5 anni.

Nevada Gaming Board ha rilevato incongruenze pesanti: "ci sono state falle molto gravi e significative" nel sistema di gestione delle scommesse. "La condotta della società danneggia la reputazione del Nevada e del settore del gabling e la fiducia delle persone che giocano onestamente".

La commissione ritiene che CG Technology abbia iniziato "a intraprendere le misure necessarie per identificare tutte le scommesse pagate in modo non corretto e il denaro versato indebitamente".

Gli scommettitori che si sono accorti degli errori sono stati pagati per intero, ma il bookmaker americano ha fatto finta di nulla quando le vincite venivano onorate solo parziamente e i gamblers non presentavano alcuna richiesta.

Il Nevada Gaming Board ha sottolineato che il book "era a conoscenza dei problemi con i pagamenti delle schedine parlay, ma non ha rimediato agli errori, solo per perseguire scopi finanziari e di business".

Un altro aspetto grave è che sono stati truffati giocatori occasionali. In genere le schedine multiple (quando si combinano tra loro più eventi sportivi) sono amate dai punters dilettanti attratti dalla vincita potenziale molto alta. In realtà il bookmakers trattiene da queste scommesse commissioni molto alte e le quote non sono così alte rispetto alle probabilità di uscita dell'esito.

Secondo le autorità statali quindi c'è stata malafede e questo particolare è molto grave. Non si tratta di errori casuali (d'altronde questa "commedia" è durata per troppi anni) e la credibilità del betting in Nevada sta raggiungendo il punto più basso della sua storia.

La commissione ha già stabilito una multa di 100.000$ per ogni capo d'accusa (in totale sono 6) ed è molto probabile l'apertura di una procedura disciplinare per la revoca della licenza. Misura che sarebbe più che legittima, considerando la gravità dei reati commessi.

Il rischio della revoca è molto elevata: nel 2014, uno dei dirigenti della CG Technology fu sorpreso a favorire gioco clandestino, bancando scommesse illegali non autorizzate. Il bookmaker fu multato per 5,5 milioni di dollari e fu ammonito: "eventuali reclami futuri potrebbero comportare la revoca della licenza".

Qualcuno dovrà pagare per il più grosso scandalo della storia del betting statunitense.  L'anno scorso i bookmakers del Silver State hanno raccolto 4,2 miliardi di dollari dagli scommettitori. Un record .Il precedente primato era di 4 miliardi. I bookmakers hanno incassato il 5,47% di tali volumi. Le revenues sono state pari a 231,8 milioni di dollari. L'obiettivo è quello di arrivare entro la fine dell'anno a 5 miliardi di raccolta ma CG Technology rischia di essere destabilizzante per il mercato.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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