ScommesseUna dozzina di calciatori di Serie A sono nella lista degli indagati per scommesse su siti illegali e per aver giocato a poker su piattaforme non autorizzate. I fatti risalirebbero tra il dicembre 2021 e l'ottobre 2023. Non si tratterebbe dunque di un tentativo di vendere le partite, né le fonti giornalistiche parlano di puntate sul calcio ma su altri sport, però c'è un' inchiesta penale in corso. Dal punto di vista della giustizia sportiva il discorso è più complesso (ve lo spiegheremo in seguito) ma è probabile che venga aperto un fascicolo da parte della Procura federale FIGC come atto pro forma.
Andiamo a fare chiarezza sulla vicenda, per capire chi sono i calciatori coinvolti e i motivi per i quali sono stati inseriti nelle indagini della Procura di Milano.
In questo Articolo:
- 1 Scommesse su siti illegali e poker: l'indagine della Procura di Milano
- 2 Cosa c'entrano i calciatori di Serie A con le indagini?
- 3 Gli indagati, il sistema e la gioelleria Elysium di Milano
- 4 Il ruolo di Fagioli e Tonali nelle scommesse illegali dei calciatori
- 5 Scommesse su siti illegali e poker: tutti i calciatori coinvolti
- 6 L'importanza di giocare su piattaforme legali in modo responsabile
Scommesse su siti illegali e poker: l'indagine della Procura di Milano
Come riportato dal Corriere della Sera, la Procura di Milano ha delegato la Guardia di finanza del capoluogo lombardo ad eseguire un decreto di sequestro preventivo verso cinque persone e una società emesso dal Gip per oltre 1.5 milioni di euro, nell'ambito di un'inchiesta per "esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti".
Sono stati notificati agli indagati decreti di fissazione di interrogatorio preventivo, da svolgere davanti al gip, dopo la richiesta di applicazione dei domiciliari per i cinque indagati effettuata dai pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo.
Il procuratore Marcello Viola spiega che "dalle indagini è emerso un gruppo attivo nell'area milanese, ritenuto responsabile dell'organizzazione illegale di scommesse, anche attraverso piattaforme online non autorizzate, utilizzate da numerosi scommettitori".
Cosa c'entrano i calciatori di Serie A con le indagini?
Numerosi calciatori compaiono nelle carte dell'inchiesta aperta dalla Procura di Milano. Spuntano, per esempio, i nomi di Weston McKennie, Raoul Bellanova, Angel Di Maria e Nicolò Zaniolo, che secondo quanto appreso dall’Ansa sarebbero indagati per avere giocato sulle piattaforme illegali di scommesse e poker e per averle pubblicizzate tra altri calciatori.
Alessandro Florenzi del Milan, Mattia Perin della Juventus, Samuele Ricci del Torino, o Leandro Paredes della Roma, invece, sarebbero indagati per il comma 3 della legge n. 401 del 1989, dato che avrebbero utilizzato piattaforme illegali e giochi non autorizzati dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in particolare alle partite di poker su tavoli online.
Ricordiamo che, in base all'articolo 24 del codice di giustizia sportiva, per essere squalificati i calciatori devono avere scommesso sul calcio, cosa che non dovrebbe essersi verificato stando alle carte delle indagini.
Non essendo questo il caso, in base a quanto emerge, i calciatori sono indagati dal punto di vista penale e non dovrebbero rischiare molto su quello sportivo. La Procura di Milano trasmetterà comunque gli atti dell'inchiesta alla Procura federale della FIGC, al fine di valutare se ci siano le condizioni per eventuali sanzioni disciplinari.
I calciatori che hanno scommesso e sono indagati dal punto di vista penale potrebbero uscire dal procedimento pagando un'oblazione. Le verifiche più rilevanti saranno quelle della giustizia sportiva. Mentre l'inchiesta, stralcio di quella torinese trasmessa, si è concentrata sugli organizzatori delle scommesse.
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In base all'articolo 24 del codice di giustizia sportiva, per essere squalificati i calciatori devono avere scommesso sul calcio, cosa che non dovrebbe essersi verificato stando alle carte delle indagini.
Gli indagati, il sistema e la gioelleria Elysium di Milano
Stando alle indagini, i calciatori avrebbero pagato i propri debiti di gioco attraverso bonifici per finti acquisti di Rolex e altri orologi di lusso presso una gioielleria denominata Elysium. Tale locazione sarebbe stata utilizzata come una sorta di banca per saldare i debiti di gioco.
Secondo l'accusa, i calciatori avrebbero ricevuto un credito dagli organizzatori delle scommesse, per poi venire indirizzati alla gioielleria quando il debito si faceva oneroso. In questo modo venivano effettuati bonifici perfettamente tracciabili sulla base del prezzo degli orologi, che però restavano in negozio, mentre gli sportivi uscivano solo con la fattura emessa a fronte dell'acquisto simulato.
Al centro delle indagini ci sono i due gestori di piattaforme illegali di scommesse online, Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera, e i tre amministratori della gioielleria Elysium di Milano, Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini.
Il ruolo di Fagioli e Tonali nelle scommesse illegali dei calciatori
Sempre secondo quanto riportato dall'Ansa, Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, oltre ad aver effettuato numerose scommesse sulle piattaforme illegali, avrebbero anche rivestito il ruolo "di collettori di scommettitori", venendo successivamente remunerati con bonus sui propri conti di gioco e con riduzione dei debiti dagli organizzatori.
I due calciatori sarebbero quindi indagati per la pubblicità fatta al giro di scommesse illegali, mentre tutti gli altri come "meri scommettitori".
Nel verbale dell’interrogatorio del 17 ottobre 2023, Sandro Tonali dichiarava davanti al pm di Torino di avere un debito di circa 300 mila euro coi gestori della piattaforma illegale dove scommetteva, e che in passato aveva toccato fino a un massimo di 500 mila euro. L'ex calciatore del ammise di aver scommesso fino a una settimana prima del sequestro.
Inoltre, l'Ansa sottolinea come la carta di credito di Fagioli, oggi alla Fiorentina, fosse custodita in una cassaforte situata all'interno della gioielleria, e che da lì sarebbero passati bonifici per oltre 693.000 euro.
Fagioli non sarebbe stato l’unico a ricorrere alla gioielleria per sanare debiti, dato che anche altri calciatori, seppur non indagati, avrebbero contribuito con prestiti. Tra questi si ricorda per esempio Federico Gatti (che avrebbe versato 40.000 euro), ma spuntano anche il portiere Stefano Turati e l’ex difensore Radu Dragusin.
Tutti avrebbero scommesso su eventi sportivi e poker online, ma non su partite delle proprie squadre.
Scommesse su siti illegali e poker: tutti i calciatori coinvolti
I pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo hanno richiesto gli arresti domiciliari per i cinque presunti organizzatori. Le piattaforme illegali pubblicizzate, secondo gli inquirenti, sarebbero Betsport22.com, Swapbet365.eu, Vipsport360.com e Texinho.com.
Tra gli indagati ci sarebbero anche una dozzina di calciatori di Serie A, ecco di seguito l'elenco completo.
- Sandro Tonali (Newcastle)
- Nicolò Fagioli (Fiorentina)
- Alessandro Florenzi (Milan)
- Nicolò Zaniolo (Fiorentina)
- Mattia Perin (Juventus)
- Weston McKennie (Juventus)
- Angel Di Maria (Benfica)
- Raoul Bellanova (Atalanta)
- Samuele Ricci (Torino)
- Leandro Paredes (Roma)
- Cristian Buonaiuto (Padova)
- Matteo Cancellieri (Parma)
- Junior Firpo (Leeds United)
- Matteo Falzarano
- Marco Sartori
- Matteo Gigante (tennista)
L'importanza di giocare su piattaforme legali in modo responsabile
Questa vicenda dimostra ancor di più quanto sia importante giocare su piattaforme legali che hanno una concessione riconosciuta e rilasciata da parte dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si avvale anche della gestione per la parte informatica di Sogei, per garantire ai giocatori un ambiente sicuro e con transazioni online protette.
Se per assurdo, i calciatori in questione avessero giocato a poker o scommesso su altri sport su piattaforme legali, non sarebbero mai stati indagati e non sarebbero stati oggetto di estorsione e richieste di denaro, perché sulle piattaforme legali italiani è vietato giocare a credito. Inoltre i fondi dei siti di poker online e scommesse sono garantiti, contrariamente dei siti esteri.
Quindi è importante non giocare su piattaforme che hanno licenze a Cuaracao che non presentano controlli in materia di sicurezza, integrità dei giochi e che non garantiscono alcun tipo di protezione sui fondi dei giocatori, soprattutto in caso di vincite.
E' fondamentale capire per i players italiani quanto sia importante giocare sulle piattaforme di ADM per una questione di sicurezza dei loro soldi e dati personali. Inoltre, il nostro consiglio è quello di giocare sempre in modo responsabile, senza mai esagerare. Il poker e le scommesse devono essere solo un divertimento.