Scoppia un caso di scommesse totalmente fuori luogo in Bulgaria, dove questa volta è scoppiato il classico putiferio all'indomani di alcune immagini mandate in onda prima della partita di cartello del massimo campionato bulgaro, la First League Parva Liga.
La partita in questione si è giocata lo scorso 2 aprile per la giornata numero 27, tra CSKA di Sofia e Lokomotiv Sofia.
In questo Articolo:
Il video del peccato
Cominciamo subito col dire che la questione va filtrata da tutte quelle che sono le sicurezze del caso, visto che non c'è ancora nulla di concreto e i dubbi sono originati da un video dal quale sembrerebbe che uno dei tecnici della sala VAR che collaborava con gli ufficiali di gara, avrebbe consultato il proprio cellulare per dare uno sguardo ad un sito di scommesse online.
Il momento in cui questo increscioso episodio sarebbe capitato a pochi minuti dall'inizio della partita, quando le telecamere, chi è appassionato di calcio conoscerà a menadito questa dinamica, si fermano ad immortalare gli schermi della sala VAR da dove si prendono le decisioni che fanno capo alla partita, schermi che vengono consultati durante i 90 minuti più recupero del match.

Da questo fermo immagine si può capire che un tecnico sta consultando un sito di scommesse online
Immediatamente dopo le immagini divulgate dalla televisione bulgara, il passo del video che è stato ripreso dalle telecamere, in cui sembrerebbe comparire un cellulare galeotto, esso ha immediatamente fatto il giro del web, scatenando reazioni di ogni tipo.
La risposta di Hawk-Eye Innovations
Dovete sapere che Hawk-Eye Innovations è la società responsabile di tutti i sistemi VAR della Bulgaria e, ovviamente, della Prema Lega e, sentitasi chiamata in causa, ha voluto immediatamente rispondere a questo spiacevole episodio.
"Hawk-Eye Innovations riconosce con rammarico l'incidente che ha coinvolto uno dei suoi operatori VAR durante la partita di Parva Liga tra PFC CSKA-Sofia e PFC Lokomotiv Sofia ieri sera (2 aprile 2025).
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"Le riprese in diretta della telecamera nella sala operativa del VAR hanno documentato l'individuo che utilizzava uno smartphone personale durante la partita e sembrava impegnarsi in attività inappropriate che costituirebbero una grave cattiva condotta in relazione alle responsabilità del ruolo assegnato".
"Se dovessimo scoprire che l'individuo è stato coinvolto in tali attività inappropriate, provvederemo a licenziare la persona in questione in conformità con i termini contrattuali".
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Espressamente vietato
Le dichiarazioni che gli organi di stampa hanno riportato alla luce dei fatti accaduti, sono ovviamente di facciata, almeno fino a quando il clamore mediatico non si spegnerà con il tempo che passa, ma l'episodio è destinato a non chiudersi in una bolla di sapone, soprattutto perché questo tipo di situazioni minano pesantemente la credibilità di un calcio che sta provando ad emergere in un contesto così pieno di competitività come quello continentale.
In una lettera inviata a Krum Stoilov, presidente della Commissione VAR della Federcalcio bulgara, Hawk-Eye ha ribadito che ai suoi dipendenti è espressamente vietato impegnarsi in qualsiasi tipo di scommessa.
Operatore sospeso
Per adesso l'operatore è stato sospeso da ogni ruolo che lo possa vedere inserito in qualsiasi match di qualsiasi campionato, ma questo è ovviamente un fatto dovuto per una situazione che si è ingigantita tanto che ne discute tutto il mondo.
Il tutto è avvenuto mentre gli arbitri in sala VAR video Volen Chinkov e Stoyan Arsov venivano annunciati sullo schermo e, quando il protagonista del misfatto si è reso conto di essere filmato, ha cercato di nascondere rapidamente il dispositivo, ma tale atteggiamento ha attirato l'attenzione della trasmissione e ha motivato le indagini.
Nota bene: in copertina si tratta di una foto generica (Shutterstock) di una sala VAR che nulla a che fare con i fatti raccontati