Prima di poter andare via, ho solo un altro torneo da giocare. Non ho potuto partecipare all’evento principale dell’EPT di Londra a causa del mio 5° posto alle WSOPE, ma giocherò l’evento “High Roller” da 20.000£ di buy-in. Dovrò prendere degli accorgimenti per fare bene, trattandosi di un torneo da 2 giorni, che significa struttura più veloce che costringe a giocare molto più sul preflop che postflop, in modo da rientrare nei tempi previsti. Nelle ultime 50 e passa ore mi ero piacevolmente abituato ad un ritmo lento, con livelli da due ore che mi permettevano davvero di giocare in confort totale. Ora dovrò uscire da questa situazione di confort e prepararmi ad un approccio più da gambler per questo evento. Dipenderà molto dal mio istinto nel prendere molti rischi quando penso di essere davanti, un qualcosa che ho evitato di fare alle WSOPE.
L’evento presenta livelli da 60 minuti e 20000 chips di partenza. L’obiettivo è quello di arrivare da un field di 100 giocatori ad 8 in un giorno, per cui è stato necessario eliminare alcuni livelli dalla struttura. Sarà certamente un giorno lungo e all’insegna di una strategia “tight squeeze”, ma ecco come appare la struttura:
50-100
100-200
150-300
200-400
200-400 (50)
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300-600 (75)
400-800 (100)
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600-1200 (100)
800-1600 (200)
1000-2000 (200)
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1500-3000 (300)
2000-4000 (400)
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3000-6000 (500)
4000-8000 (1000)
5000-10,000 (1000)
6000-12,000 (1000)
8000-16,000 (2000)
10,000-20,000 (2000)
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15,000-30,000 (3000)
20,000-40,000 (4000)
25,000-50,000 (5000)
30,000-60,000 (6000)
Le linee tratteggiate rappresentano I livelli mancanti e considerando che ciascuno dura 60 minuti, ne consegue che l’average stack scenderà molto presto sotto i 40 big blinds. A quel punto si vedranno meno flop e la gente sarà costretta a prendere importanti decisioni sulle proprie mani prima del flop.
Per i curiosi, lo “small ball” non può essere applicato ad una struttura simile una volta che l’average crolla sotto la soglia dei 40 bb. La dimensione dei tuoi raise può e deve rimanere uguale anche in un approccio “small ball”, ma scordati di poter chiamare in maniera disinvolta raise avversari e vedere molti flop, mentre sarà più consigliabile re-raisare preflop con mani relativamente forti. La “dead money” nel piatto sarà già abbastanza alta per giustificare un re-raise.
Sto giocando un ottimo poker al momento e farò del mio meglio, ma una siffatta struttura annullerà alcuni dei vantaggi che ho su molti giocatori, perché si porta via molte opportunità di vedere flops in posizione. Il mio obiettivo dovrà essere lavorare su altri aspetti del mio gioco, magari quelli che non sono così forti come dovrebbero. E’ uno stile meno performante, ma questa struttura potrebbe premiarlo, per cui potrei essere out quasi subito, o aver accumulato uno stack decente più o meno per il 6° livello.
Prevedo che i professionisti online faranno molto bene a quest’evento, perchè ricalca I tornei che sono abituati a giocare, con un’average stack bassa per la maggior parte del tempo.
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Non vedo l’ora di tornare a casa. Ci starò pochi giorni prima di dirigermi a Niagara Falls, e questi pochi giorni saranno per giunta pieni di lavoro per “The Real Deal show” e “PokerVT”; ma mi manca il mio cane Mushu e spero che non mi odi quando mi rivede. I Chihuahua sono cani sensibili e quando mi assento per molto tempo non ne sono sicuro, ma ho come la sensazione che si senta abbandonato da me. E la cosa ancora peggiore è che appena le cose gli sembreranno migliorare, io dovrò già ripartire.
Mi mancano anche i miei amici. Sono una manica di idioti, ma sono i “miei” idioti. Mi manca giocare a golf con loro, passarci del tempo e fare un sacco di scommesse ridicole che nessuno ha la minima intenzione di pagare. Mi manca cenare a qualche Sushi bar e fare quella roba col sake e la birra per poi giocare a biliardo, Golden Tee o anche al bowling del Wii.
Ho lavorato duro qui ma non mi sono divertito per nulla. Beh, diciamo che non ero qui per divertirmi – ero qui per vincere.
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Il mio corpo è esausto da queste WSOPE. E’ stata un’angosciante maratona e mi ha succhiato un mare di energie ma ragazzi... a quel tavolo finale ne avevo un serbatoio pieno, di energia, anche se purtroppo le carte non sono state dalla mia. Non so quali saranno le mie energie domani ma so per certo che ho intenzione di giocare al 100% delle mie possibilità, e vedere se riesco ad essere fortunato quando serve.
4 ottobre 2008
Daniel Negreanu
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