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mano di poker

10 cose (utili) da fare quando non siete coinvolti in una mano di poker

Uno dei punti forti del poker online è la possibilità di giocare una mano di poker dopo l’altra. Lasciando perdere varianti iper-rapide come lo Zoom Poker, online i tempi di attesa si riducono fortemente a prescindere dalla tipologia di gioco.

Uno dei problemi più grossi che un giocatore di poker online si trova ad affrontare, quando affronta la transizione al poker live, è rappresentato proprio dai tempi enormemente dilatati. Se non siete giocatori esperti e da poco siete passati dall’online al live, ecco dieci cose che potete fare quando non siete coinvolti in una mano di poker!

 

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Fate pratica a contare il piatto

Conoscere la dimensione del piatto è fondamentale quando dobbiamo decidere la giocata migliore. Online è facilissimo: il pot è sempre visibile sul tavolo. Live, ovviamente, è tutto un altro discorso. Alcuni player contano il piatto automaticamente, ma la maggior parte non lo fa.

Abituatevi dunque a contare il piatto anche quando non state partecipando attivamente a una mano di poker. Imparate a tenere conto del pot e della sua crescita su ogni street, in modo da prendere l’abitudine e farla diventare una cosa automatica.

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Rigiocate mentalmente una mano di poker

Una strategia efficace dipende dalla comprensione del contesto in cui si inseriscono le azioni dell’opponent. A volte può essere utile ripercorrere mentalmente l’action di una mano appena giocata, durante uno di quei tempi morti in cui normalmente verreste distratti.

Mentre aspettate, ad esempio, che il dealer mescoli e distribuisca una nuova mano, tornate su quella appena giocata e cercate di ricreare tutti i giri di puntata, dimensioni incluse. Più vi esercitate, e più diventerà facile.

Troverete questo esercizio molto utile anche quando vi troverete a discutere e analizzare le mani di poker con i vostri colleghi/amici.

Tenete traccia delle tendenze degli avversari

Chi gioca a poker online sa benissimo come gli HUD siano strumenti utili per raccogliere e analizzare tantissime statistiche sulle tendenze di gioco degli avversari. Ma ovviamente, live questo non si può fare.

 

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Ecco perché dovreste cogliere tutte le opportunità – specialmente quando non siete coinvolti in prima persona in una mano di poker – per tenere traccia delle tendenze dei vostri avversari. Non in modo statistico (sarebbe impossibile senza un aiuto tecnologico), ma in maniera da riuscire a inserire i giocatori in categorie più generali.

Per esempio, fate attenzione a quanto spesso un giocatore chiama o rilancia, o fa giocate ‘da manuale’ rispetto a giocate fuori dagli schemi. Già riuscire ad etichettare un player come loose, tight, passive, aggressive è un aiuto non da poco per capire come affrontarlo.

Attribuite range di mani

Quando avete foldato, continuate a seguire la mano per cercare di capire che range di mani possono avere gli altri player coinvolti nel piatto. Questo processo deduttivo migliora con la pratica e sarà fondamentale quando sarete voi i protagonisti del pot.

Prendete appunti sui vostri avversari

Come da titolo. Dato che gli HUD non sono disponibili nel poker live, bisogna arrangiarsi da soli. Avere un piccolo blocco note in cui prendere appunti può essere una buona idea. Bastano carta e penna, ma se siete più tecnologici anche uno smartphone o un tablet andranno benissimo. Con un piccolo bonus: i vostri avversari penseranno che state chattando, quando in realtà li state tenendo d’occhio!

Prendete appunti su voi stessi

Un esercizio altrettanto utile è prendere nota su come voi stessi percepite il vostro gioco mentre siete seduti al tavolo. Questo vale non solo per potersi concentrare sui propri punti di forza e le proprie debolezze, ma è anche fondamentale per rendervi contro della vostra immagine agli occhi dei vostri avversari.

Prendete appunti in caso di decisioni difficili

Quando non siete coinvolti in una mano di poker, potete usare il tempo a vostra disposizione anche per segnare su un supporto (di nuovo, cartaceo o digitale) una decisione particolarmente difficile che avete dovuto prendere in precedenza. A volte la memoria da sola non basta.

Fate amicizia col giocatore seduto alla vostra sinistra

Può sembrare una stupidaggine, ma il giocatore seduto alla vostra sinistra è sempre il più pericoloso – dato che avrà spesso l’opportunità di rilanciare dopo di voi. Se cercate di farci amicizia, potreste ottenere un trattamento meno ‘duro’. Non si tratta di collusion o soft play, ma di semplice natura umana: a livello emotivo, è più difficile mettere in difficoltà una persona cara rispetto a un perfetto sconosciuto o peggio ancora un nemico!

Fate conversazione

Durante i tempi morti, scambiate quattro chiacchiere con i vostri avversari in generale. Spesso i giocatori amano parlare delle proprie bad beat, dei tornei in cui sono stati eliminati, ed altre informazioni potenzialmente molto utili.

Tenete traccia delle carte scartate

Questo è un consiglio che si applica soltanto alle varianti di stud (o se giocate a H.O.R.S.E.). Ricordare le carte non è semplice né automatico, se non avete una memoria fotografica. A meno che non abbiate già l’abitudine di ricordare le carte foldate, imparate facendo pratica quando non siete coinvolti in una mano di poker.

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