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Fantasy Sports: un boom che ricorda quello del poker e l'UIGEA...

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Negli States c’è fermento tra i numerosi appassionati di Fantasy Sports e le principali piattaforme preparano montepremi garantiti milionari.

I limiti e divieti imposti ai siti di gambling in America, ha favorito questo settore che sta cannibalizzando il mercato dell’e-gaming statunitense.
In ballo ci sono sempre più soldi, a tal punto da attirare molti poker pro che hanno bankroll e mind set giusti per provare a sbancare.

La retromarcia di Yahoo dal mercato cash nel basket ha indotto diversi analisti ad interrogarsi  sulla legittimità dei network a pagamento, considerando l'enorme liquidità che sta muovendo questo nuovo settore.

Nel Fantasy Football (main market), la scorsa settimana, Fanduel ha battuto il record, presentando un garantito da 3 milioni di dollari su una competizione settimanale (buy-in 25 $, al vincitore sono stati riservati 500.000 $).

Il 3 milioni NFL Sunday Million ha registrato la presenza di ben 137.931 team iscritti.  FanDuel è una piattaforma che distribuisce ogni settimana 10 milioni di premi ed, in vista dell’avvio della nuova stagione di NBA, ha sponsorizzato due franchigie di primo piano.

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La concorrenza è spietata: il Millionaire Maker di DraftKings riserva ogni settimana un milione al “fortunato” vincitore. In ballo ci sono tanti soldi e quando si parla di denaro sonante, diventa naturale interrogarsi sugli aspetti legali.

Yahoo, società quotata in borsa, ha deciso di battere ritirata: perché? In parte l’abbiamo spiegato ieri ma vi sono aspetti legali da definire meglio.

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Da un certo punto di vista, sembra di rivivere le medesime sensazioni prima dell’entrata in vigore dell’UIGEA nel mercato del poker online, quando PartyPoker (brand di PartyGaming altra società quotata) si ritirò, rinunciando alla sua leadership mondiale, a favore di PokerStars e Full Tilt che si presero il settore, operando come piattaforme offshore.

Ma tali sensazioni sono del tutto sbagliate, per un semplice motivo: la stessa legge federale UIGEA disciplina i Fantasy Sports che, dal 2006, sono stati sotto un certo punto di vista riconosciuti.

L’UIGEA pone dei limiti precisi e il problema che si riscontra nella realtà americana è duplice:

  1. Da una parte, alcuni giochi for money sono strutturati in modo atipico (si allontanano dal concetto di skill games), a tal punto da sollevare dubbi interpretativi nel rispetto della legge in questione.
  2. La conflittualità tra legge federale e normativa dei singoli Stati che potenzialmente può dare adito a contestazioni future.

Approfondiremo meglio queste tematiche nel prossimo editoriale sui Fantasy Sports, scoprendo la normativa statunitense e le interpretazioni di uno dei guru legali del settore.

Speciale Fantasy Sports – fine prima parte (continua)

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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