PartyPoker.com, la seconda room mondiale, ha deciso di chiudere i propri tavoli high stakes; si tratta di un provvedimento clamoroso e un precedente importante.
Per quanto riguarda il cash game, saranno abrogati dal palinsesto i giochi 10$/20$ (e superiori) No Limit e Pot Limit e 50$/100$ FL. Queste misure non riguardano MTT e sit and go. Prima di entrare nel merito della scelte politiche e strategiche della casa da gioco, è giusto capire il contesto ed il trend del mercato.
Il traffico mondiale del poker online (esclusi i mercati regolamentati) è calato in un anno del 16% : tutte le rooms .com hanno registrato cali percentuali in doppia cifra. PartyPoker.com è sprofondata a -50%, il network internazionale di iPoker ha perso il 35% ed anche PokerStars.com ha chiuso con meno 12 punti. Male anche Ongame (-22%), Everest.com (-48%), PKR.com (-33%). Dati giustificati solo in parte dalla chiusura del mercato statunitense, visto che la maggior parte delle rooms non vi operano dal 2006.
Tra i reali motivi di questo down, oltre al peso crescente del mercato nostrano che ha assorbito parecchi players italiani dai network internazionali, c’è la fuga dal mondo del poker online dei giocatori casuali e più deboli, coloro che sono considerati i ‘fish’ dell’ecosistema pokeristico.
Poco favoriti dalla rake applicata nei tavoli microstakes (in proporzione troppo alta rispetto agli altri livelli) e non tutelati dalle case da gioco (per la numerosa presenza di professionisti), i fish sono una razza in via di estinzione sulle .com, almeno stando alle stime di PokerScout.
Dati ufficiosi ma attendibili, confermati da una relazione dei manager di Bwin-Party agli azionisti, una settimana fa. La multinazionale europea rappresenta due realtà molto importanti: PartyPoker, la seconda room mondiale (sempre secondo le statistiche di PokerScout) e la prima skin (Bwin) di Ongame che rappresenta il 30-40% dei clienti del network.
Per i responsabili di Bwin-Party, almeno a leggere la relazione trimestrale, il calo è dovuto all’estrema concorrenza nel settore e all’introduzione dei nuovi software fast poker (il vecchio Rush poker di Full Tilt) su alcune piattaforme.
Dopo meno di sette giorni però PartyPoker.com ha deciso di tagliare i tavoli high stakes, proprio per preservare la fascia più debole dei giocatori ed allontanare i players di grosso calibro dalle prede più facili. Un autogol clamoroso? Solo il tempo potrà dircelo ma le intenzioni sembrano serie: “abbiamo rimosso - hanno dichiarato a PokerFuse - i tavoli super high stakes; questa decisione è stata presa per preservare il nostro ecosistema pokeristico, e tutelare l'interesse dei nostri migliori giocatori. Confidiamo che questo cambiamento migliori l'action ai tavoli”.
La scelta coraggiosa sembra in linea con l'analisi condotta nel 2010 dal sito PokerTableRankings che ha provato come PartyPoker fosse la room con più fish: solo il 7% dei giocatori (con oltre 50.000 mani all'attivo) aveva chiuso in profitto. La media, sugli altri siti di poker, varia in genere dal 12% al 18%.
Entro la fine del 2012, PartyPoker dovrebbe comunque riuscire a recuperare il terreno perso con l'introduzione del 'fast-fold poker' (il nuovo software per il poker veloce) ma la reale novità sarà il massiccio spostamento dei giocatori di Bwin.com sulla propria piattaforma. In Italia la migrazione avverrà entro dicembre.