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Per l'Ansa, in un circolo di Vercelli si ballavano 700mila euro ?!?

Leggete con attenzione il seguente "lancio" ANSA:  “In apparenza era un semplice circolo privato per il gioco del poker, senza soldi in palio. Ma in realtà si trattava di una vera e propria bisca clandestina dove venivano organizzati tornei di Texas Hold'em con tanto di montepremi in denaro. Ventuno persone, tutte appartenenti ad un'associazione dilettantistica di Carisio (Vercelli), sono state denunciate dalla polizia di Vercelli. I montepremi arrivavano fino a 2000 euro. Sequestrate circa 900 fiches per un controvalore di 700mila euro”.

E’ possibile? Può essere credibile: ‘900 chips per un controvalore di 700mila euro'?”. Sono consapevoli che nei tornei di poker le fiches hanno un valore simbolico?

Se si giocava solo a poker sportivo, la notizia rischia di essere mal interpretata. Nel caso contrario, più che di un circolo bisognerebbe parlare di un mini casinò…

Come ha sottolineato GiocoNews, se fosse tutto vero, davanti al piccolo club di Carisio “per un montepremi del genere ci sarebbe la fila”, con giocatori provenienti da tutta Italia e non solo. Altro che 21 iscritti... In realtà era in corso solo un satellite di qualificazione.

Il lancio di agenzia è stato però ripreso (con un semplice copia/incolla) dai più importanti quotidiani italiani. Nessuno si è mai sognato di verificare i fatti?

Siamo al paradosso ma se continuano a filtrare notizie del genere, ci possiamo scordare la regolamentazione del poker sportivo. Un vero attentato.

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Il circolo era aperto da una sola settimana e le forze dell’ordine hanno voluto effettuare legittimamente un controllo immediato.

Ma nel 2014 sentir ancora parlare di denunce per i giocatori suona strano, dopo sentenze su sentenze (di tutti i tipi) che hanno sempre scagionato i players. In molti casi si è arrivati all'archiviazione prima del processo, con un impiego inutile dei soldi dei contribuenti. 

Eppure - con sorprendente facilità - vengono ignorate le tre recenti sentenze della Corte di Cassazione e filtrano notizie così... poco credibili. Tutto per un effetto domino paradossale. Basta un lancio d'agenzia ed il gioco è fatto.

In tutti i casi siamo di fronte ad un grosso equivoco: se si trattava solo un circolo di poker, il controvalore dei 700mila euro è una bufala colossale oppure, nel caso contrario, le forze dell'ordine hanno scoperto un vero e proprio casinò clandestino (ma in questo caso il poker cosa c'entra?).

Dalla prima ricostruzione dei fatti, però sembra che si stesse giocando solo un satellite di qualificazione ad un torneo. Aspettiamo conferme.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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