Poker onlineNon è una novità in senso assoluto, ma è una prima volta ad alti livelli. La prima volta che un poker festival di grande richiamo decide di trovare nuovo pubblico su Twitch, non su un canale dedicato ma appoggiandosi su quello - seguitissimo - di un singolo giocatore.
Parliamo dell'Aussie Millions e di Jason Somerville, che ha da poco annunciato la nuova partnership:
I am beyond excited to partner with @CrownPoker to bring you the 2016 Aussie Millions on https://t.co/SC8PJ500mJ! https://t.co/5TkZYKjF6P
— Jason Somerville (@JasonSomerville) December 22, 2015
In sostanza, il Crown Casino di Melbourne ha scelto di puntare su un canale che vanta già circa 150mila followers e una crescita inarrestabile, per far conoscere il proprio festival più prestigioso a un pubblico sempre più ampio.
Non è dunque più un singolo giocatore che cerca visibilità in un grande evento, ma un grande evento che sfrutta la visibilità del singolo giocatore: un rovesciamento di prospettiva che, in caso di esito positivo, potrebbe incidere non poco sui futuri equilibri del rapporto tra poker e media.
Tutto ebbe inizio con "Run It Up", lo show su Twitch lanciato da Jason Sommerville all'inizio del 2014 quasi per scherzo, e che dal marzo 2015 è stato brandizzato da PokerStars. La stessa room dalla picca rossa è già legata all'Aussie Millions in quanto quest'ultimo festival è parte dell'APPT (Asian Pacific Poker Tour), dunque l'ingaggio di Somerville potrebbe essere il segnale di una sinergia che si va potenziando.
A inizio articolo si diceva che non si tratta di una novità assoluta. Infatti, nell'ottobre scorso, lo stesso Jason ha lanciato il primo evento live legato al proprio show: si chiamava "Run It Up Reno", ed è stato ospitato nel Peppermill Casinò dell'omonima città del South Virginia. Un evento che i seguaci del canale di jcarverpoker hanno potuto seguire in diretta Twitch per cinque giorni.
Stavolta la sfida è più impegnativa, perchè l'Aussie Millions è un evento storicamente molto importante nel panorama torneistico mondiale. Ma soprattutto si tratta di un interessante esperimento mediatico, che in caso di successo - come già detto prima - potrebbe cambiare diversi scenari.
