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Mikel Habb, lo slowroller più antipatico della storia punito in diretta streaming

Gli italiani amano dividersi in tifoserie ormai praticamente su tutto, dalle fesserie alle questioni serie. Così accade anche per un video che sta diventando virale nelle ultime ore e racconta quello che ai più sembra un antipatico slowroll finito nel migliore dei modi, ovvero con uno scoppio al river!

Ricapitoliamo: siamo 15 left al day 4 dell'Aussie Millions Main Event, su livelli 12.000/24.000 con ante 4.000. Da utg Dylan Honeyman apre a 50.000 con a 2 e c'è il fold generale fino a Mikel Habb, che siede sullo small blind con k k e uno stack di circa 20 big blinds. Habb 3-betta a 112.000 ma esclama "oops scusa, volevo fare solo call", rivolto a Samantha Abernathy che siede sul big blind con uno stack di poco superiore al mezzo milione e 6 6 in mano.

Un momento del patetico siparietto inscenato da Mikel Habb
Un momento del patetico siparietto inscenato da Mikel Habb

Già questo è un atteggiamento scorretto che in gergo si chiama "angleshooting", ma il peggio deve ancora arrivare: Samantha, che abbia o meno abboccato alla scenetta, le mette tutte in mezzo. Dopo lo scontato fold di Honeyman la palla torna a Mikel Habb, che inscena un penoso sketch: Mani sul viso, poi tra i capelli, una disperazione ostentata per circa 30 secondi, cui segue il call e una serie di urla di autoincitamento, come è solito fare negli showdown.

La Abernathy riesce a dissimulare imbarazzo e pena con un'elegante risata, mentre il dealer serve il flop q 9 10 e Habb continua con il suo irridente show facendo il gesto "alla Usain Bolt". Il turn è un 10, ma il river è un "sacrosanto" 6 , che sancisce lo scoppio e la conseguente eliminazione di Habb.

Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che potesse trattarsi di un vero dubbio, da parte dell'australiano, ma questa idea è da scartare nettamente, in primis per l'angleshooting precedente alla scenetta, e poi per un altro dettaglio: Mikel Habb è un uomo d'affari australiano, che gioca a poker per diletto e per provare l'emozione di giocare contro i più forti (al suo attivo anche un tavolo finale nel WSOP APAC Main Event vinto da Daniel Negreanu). Da escludere del tutto l'ipotesi che potesse essere "scared money": è solo un energumeno un po' maleducato che ha avuto quel che si meritava.

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"Dio c'è, ed è un 6 di picche"

Ecco il video integrale:

[youtube]https://youtu.be/CE-gqvCk-io[/youtube]
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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