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Negreanu: ‘l’incontro con Stu Ungar la notte della sua morte’

Daniel Negreanu è in vena in questi giorni di regalare aneddoti su uno dei talenti più cristallini della storia del poker: Stu Ungar, deceduto nel novembre del 1998. Pochi mesi prima "Kid Poker" si era consacrato a Las Vegas con la vittoria del suo primo braccialetto WSOP.

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“Ho avuto la possibilità di giocare contro di lui, una settimana prima della sua morte. Eravamo al Bellagio ed aveva iniziato una sessione di No Limit Hold’em. Non ero molto attratto dalla partita ma ho pensato: ‘potrei non avere mai più la possibilità di sedermi al suo stesso tavolo’. Così ho deciso di entrare in action”.

Kid Poker ricorda molto bene la partita: “il suo stile era iper aggressivo. Alla fine Stu ha perso 5, 6 buy-in. Giocava ogni singola mano. Per aggiudicarti un pot dovevi per forza passare da lui. Osservando il suo stile, ho capito che dovevo cambiare marcia e giocare in modo diverso”. 

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“Durante queste lunghe sessioni al Bellagio, ricordo che un prete si era più volte presentato da Stu: i due parlavano dei loro incontri il mercoledì e giovedì. Era chiaro che stava cercando di uscire dal tunnel e che voleva fare pulizia nella sua vita. A mio avviso era molto fragile e magro ed è morto cercando di diminuire le dosi quotidiane di eroina, ma il suo corpo non è riuscito a gestire questo enorme shock”. 

“La maggior parte della gente penserà che sono un pazzo, ma lasciate che vi racconti una strana storia: la notte della sua morte l’ho sognato. Stu era nella mia cantina. Sono andato giù: era freddo ed avevo paura. Lui mi ha guardato e mi ha detto: ‘non fare quello che ho fatto io Kid. Devi volare diritto’. Mi ha avvertito dei pericoli e quando mi sono svegliato ho scoperto che proprio quella notte è deceduto”. 

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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