Vai al contenuto
Mark Newhouse

Mark Newhouse e l'eliminazione dal Main Event: giusto bluffare?

[imagebanner gruppo="pokerstars"] Una delle mani più incredibili del Main Event WSOP 2014, destinate a passare alla storia, è quella che ha visto Mark Newhouse venire eliminato al 9° posto per la seconda volta consecutiva. Nell'occasione, Newhouse ha trasformato la sua coppia di dieci in un bluff: mossa audace o errore madornale?

Secondo Alex 'Assassinato' Fitzgerald, noto player online e stimato coach, sia Newhouse che il suo avversario, William Tonking, hanno giocato le loro mani nella maniera corretta. Fitzgerald ha cercato di fare luce su quello che potrebbe essere stato il thinking process dei due giocatori. Ecco come la pensa Fitzgerald.

"Si comincia con Newhouse che ha circa 22,5 milioni di chip (45 big blind). Jorryt van Hoof rilancia a 1,1 milioni e Newhouse decide di chiamare", racconta Fitzgerald, che reputa corretto il solo call pre-flop con T-T, perché secondo lui Newhouse ha tutto il vantaggio di skill nel vedersi un flop in posizione. Inoltre, fa notare Alex, "Newhouse avea una percentuale di three-bet di solo 1,7%: troppo bassa per vendere un controrilancio in bluff".

Tocca così a Tonking, che controrilancia a 3,75 milioni con Q-Q, trovando il solo call di Newhouse: "Giusto il call secondo me. Visto il vantaggio di posizione (Tonking era di big blind, ndr) e il buon prezzo, meglio chiamare: no alla four-bet perché il call/re-raise è una delle mosse più forti nell'Hold'em. Sarebbe dura per Tonking fare una five-bet light".

Il board è J-4-2 rainbow e Tonking va in continuation bet per 3,5 milioni su un piatto da circa 9,5. "Ottima size - afferma Fitzgerald - perché è uno di quei board in cui o hai centrato o non hai nulla. Giusto anche il call di Newhouse, che chiama 3,5 milioni per vincerne 13. Per scoprire l'equity basta dividere 16,5 milioni per 3,5, che fa circa il 22%. Anche se attribuiamo a Tonking un range di three-bet formato solo da TT+, AKo+ e A-Qs+, Newhouse ha il 44,9% di equity su questo board: più del doppio del necessario".

Al turn arriva un 4 che posiziona sul board due carte di cuori e Tonking fa check. Una mossa che Fiztgerald definisce "curiosa, perché è un blank. Difficilmente Newhouse avrà un quattro: fare check qui è come alzare bandiera bianca e annunciare di avere al massimo una coppia. La speranza di Tonking è che anche l'avversario faccia check per giocare un piatto più piccolo".

Newhouse invece punta poco, circa 4,5 milioni, ma per 'Assassinato' va bene così: "Non importa la size, perché difficilmente la mossa incoraggia Tonking a fare check-raise in bluff. Ormai gli stack sono troppo piccoli rispetto al piatto e ci sono troppi soldi in ballo. Secondo me questa puntata è una di quelle che io chiamo 'comprarsi lo showdown'. Quando Newhouse punta poco qui, può ottenere valore da coppie più basse, progetto di colore, asso-carta alta, assicurandosi anche che l'avversario faccia check al river".

Tonking chiama e al river capita un jack non di cuori, col board che forma una coppia: "Qui si vedono i benefici della puntata di Newhouse al turn - afferma Fitzgerald - Se vuole puntare al river in bluff, la sua mossa è molto più credibile".

Scopri tutti i bonus di benvenuto
William Tonking
Alla fine Tonking ha chiuso al quarto posto

Tonking fa ancora check e qui, secondo il noto coach, "la mano si fa interessante e opinabile". Newhouse va subito in all-in, una mossa che per Fitzgerald ha rivelato un tell importante: "mark non si pentirà del suo shove: si pentirà di non averci pensato sopra un po' di più al river".

Dal canto suo, Tonking ha un bluff catcher: difficile pensare che Newhouse abbia "il coraggio di bluffare qui: sta puntando 10,8 milioni su un piatto da 25,5, nemmeno la metà del piatto. Tonking deve chiamare 10,8 per vincere 36,3. Un prezzo ottimo, visto che deve aver ragione solo il 23% delle volte per rendere profittevole il call".

In ogni caso, contestualmente secondo Fitzgerald "molto gioca contro Newhouse: la sua history di giocatore capace di mosse rischiose, il suo essere sempre nervoso al tavolo finale, la sua immagine molto attiva, il suo ammettere di non aver giocato a poker prima del tavolo finale. Detto questo, quello di Tonking non è comunque un call facile".

'Assassinato' prosegue: "Antonio Esfandiari ha detto che gli è piaciuto molto lo shove di Newhouse, che ha dimostrato grande cuore: sono completamente d'accordo. Mark ha dimostrato l'attitudine di un vincente. Detto questo, fossi stato in Tonking molte volte avrei foldato. Va molto a sensazione: non gli piaceva molto la sua mano, ma poteva forse foldare a quel prezzo?". Evidentemente no.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI