Anche se brillante e easy going come sempre, Daniel Negreanu ha tradito un po' di commozione, mentre veniva premiato per il suo 5° braccialetto WSOP in carriera. E' lui il campione del Main Event a questa inedita prima edizione delle World Series Of Poker Asia Pacific, appena conclusa al Crown Casino di Melbourne.
Nel nostro piccolo lo avevamo detto fin da venerdì scorso, sulla Fan Page di Assopoker, che poteva essere la volta buona per il Kidpoker. Cinquantotto mesi di astinenza sono un limbo sufficiente da sopportare, per un campione della sua statura, e infatti l'attesa si è conclusa.
Ci era andato vicinissimo nel settembre 2009 a Londra, guarda caso ad un altro Main Event WSOP in trasferta. Anche lì Negreanu arrivò in heads up con i più ampi favori del pronostico, anche se con un vantaggio molto meno netto rispetto ad oggi (6,1 vs 3,8 milioni). Complice un call opinabile, Daniel si fece rimontare da Barry Shulman che alla fine sollevò il braccialetto al cielo al suo posto.
Stavolta il campione canadese non voleva scherzi e ha scavato un solco via via sempre più profondo, con i suoi avversari. Certo, le uscite di Thomas (8°) e soprattutto Spindler (6°) lo hanno ulteriormente favorito, in quanto senza dubbio erano questi due i nomi più insidiosi. Negreanu si è ritrovato così progressivamente sempre più chipleader tra rivali semisconosciuti e quasi rassegnati.
Chi sembrava non rassegnarsi è la sorte, che si è divertita ad "apparecchiare" diversi scoppi, soprattutto ad opera del canadese Winfred Yu, qualcosa di simile ad un highlander. Alla fine ha ceduto anche lui, in terza posizione e proprio contro il futuro vincitore. Negreanu affronta l'allin preflop con j 9 , mentre lo short Yu ha a k . Il flop mette Daniel quasi al sicuro, a 8 2 , il turn 10 elimina il "quasi".
Negreanu si ritrova così all'heads up in enorme vantaggio contro Daniel Marton, giovane speranza australiana. Una flebile speranza, visti i 1,15 milioni che può vantare a fronte degli 11 abbondanti del più forte e titolato rivale. Eppure c'è la sindrome Shulman da combattere, e forse è un avversario ben più insidioso del Marton della situazione.
Alla quinta mano infatti l'australiano raddoppia, scoppiando Daniel al river con una scala bilaterale che si chiude. Il Daniel "sbagliato" risale a 2,6 milioni, e poco dopo sembra poter davvero diventare un incubo per il PokerStars Pro: beccato in re-steal, Marton si presenta all'allin con niente di più che 8 4 , per giunta dominato da Negreau che ha a 8 .
Il flop è 7 a 5 , Daniel prende una coppia di assi ma l'incastro di scala che si apre per il suo avversario suscita più preoccupazioni che altro in lui. Infatti, eccolo lì al turn.... 6 . Il fantasma di Barry Shulman si fa sempre più incombente, e Daniel Negreanu ha un gesto di stizza. Sta iniziando davvero a temere, al punto da non accorgersi nemmeno che il river 9 rimette parzialmente le cose a posto dividendo il piatto!
Scampato il pericolo, Daniel riprende fiducia e si arriva all'epilogo: stavolta è Negreanu ad andare allin sul raise di Marton, che fa call mostrando a 7 , in coinflip con le paperelle (2 2 ) del canadese.
Il board scende senza draw a picche, con un incastro di scala che lascia tutto apertissimo fino al turn: 6 j k 10 4 .
E' la fine: Daniel Negreanu può finalmente gioire e alzare al cielo quel braccialetto agognato e - globalmente - meritatissimo.
Ecco dunque il payout di questo primo Main Event WSOP APAC della storia:
- Daniel Negreanu - $1.038.825
- Daniel Marton - $637.911
- Winfred Yu - $423.225
- George Tsatsis - $284.715
- Kahle Burns - $201.994
- Benny Spindler - $146.205
- Mikel Habb - $107.730
- Russell Thomas - $82.721