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Mike Watson: "Vincere 1.000.000 $ non cambia la vita"

Mike Watson alla PCA 2013 (courtesy Neil Stoddart)Michael "SirWatts" Watson è uno dei giocatori più vincenti e rispettati nell'ambito dei tornei, forse perché in carriera complessivamente si è assicurato la bellezza di oltre nove milioni di dollari, rendendosi però conto di quanto anche una vittoria importante non sia destinata a cambiare la vita quanto ci si aspetterebbe.

A lui è successo nel 2008, quando si aggiudicò il WPT del Bellagio per 1.670.000 dollari: era la sua prima vincita davvero significativa dal vivo, quella in grado di sconvolgere tutto. O forse no?

Intervistato da Remko Rinkema, infatti, dice: "Tutti noi abbiamo pensato che, se fossimo stati in grado di vincere quel torneo televisivo da un milione di dollari, avremmo reso ogni cosa migliore. Alla fine ci si rende conto che, a meno che non si tratti del Main Event WSOP, le cose non stanno proprio così".

In ogni caso non si può dire che guadagnare milioni di dollari non gli abbia cambiato la vita. Tuttavia, da torneista sottolinea come la vittoria dia sempre un senso di soddisfazione maggiore, anche quando garantisce meno denaro: "Vincere un torneo per 50.000 $ ti fa sentire meglio rispetto ad arrivare secondo per 100.000 $, perché hai battuto tutti e sai che non avresti potuto ottenere un risultato migliore".

Del resto, quando si ha a che fare con cifre enormi non è così facile rendersi conto di quanto sia davvero in gioco: "Quando vinsi il WPT non ci accordammo per un deal, allora 1.700.000 $ o 900.000 $ sembrava comunque una cifra enorme. Serve del tempo per capire quanto abbia valore quella differenza, quando magari vedi vincere un braccialetto WSOP che vale 200.000 o 300.000 dollari".

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Modesto forse oltremisura, Watson giura che molti dei suoi recenti successi nascano dall'aver discusso di poker insieme a Dan Smith, che al pari di altri top player di fama mondiale lo ha spronato a dare nuovamente il meglio: "Dopo aver vinto il WPT, nei due anni seguenti non ho dato il massimo, ed i risultati ne hanno risentito. A volte un giocatore si sente appagato, ed ha bisogno di qualcuno che gli ricordi che non può più vincere se gioca come nel 2008."

Ripensando al giocatore che era, Mike crede che oggi potrebbe letteralmente abusare di un avversario del genere, tanto è migliorato nel frattempo: il "SirWatts" del 2013 è insomma ancora più temibile, e questa è una pessima notizia per chiunque tranne che per lui stesso.

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