Dopo il comprensibile break per le WSOP, Daniel Negreanu pare sia tornato a scrivere con una certa frequenza sul suo blog. Il primo giocatore nella All Time Money List tira fuori due aneddoti, uno fresco e uno d'annata, che racconteremo in altrettante puntate.
In questo Articolo:
MIXED GAMES FINO A NOTTE FONDA
La scorsa notte ho giocato fino alle 3 e mezza del mattino un mixed game 1.500$/3.000$ al Bellagio. Si giocavano 11 varianti, con 8 mani per ciascun gioco prima di cambiare. I giochi erano i seguenti:
- Hold'em
- Omaha 8
- Razz
- Stud
- Stud 8
- 2-7 Triple Draw
- Pot Limit Omaha
- No Limit Hold'em
- 2-7 No Limit Single Draw
- Badugi
- 2-7 Razz
I blinds per i giochi limit erano 1.000$ e 1.500$. Nei No Limit e Pot Limit si giocava rispettivamente con bui a 500 e 800 dollari, ma chi stava sul big metteva un dead blind di 700$, mentre chi stava sullo small agggiungeva un dead da 500. Una cosa buona per favorire l'action ma anche perchè bilanciava l'ammontare dei piatti tra big bet games e limit games. Nei big bet games c'era inoltre un cap di 30.000$, ovvero la cifra massima che ogni giocatore avrebbe potuto perdere in una singola mano.
DANIEL NEGREANU, PHIL IVEY, GUS HANSEN... COME AI VECCHI TEMPI
I personaggi al tavolo rendevano questa partita estremamente nostalgica per me. Tante facce conosciute durante i tempi d'oro, magari di cui non si sente parlare da un po'. Parlo di Phil Ivey, Doyle Brunson, Gus Hansen, Patrik Antonius, Jennifer Harman, con qualche sparuto volto nuovo.
Come ai vecchi tempi, si sono fatte un sacco di prop bet. Ricordo che lo facevamo spesso nei tv show come Poker After Dark e High Stakes Poker. Ricordo anche che tutto diventava confusionario e a volte lo spettatore non ci capiva nulla. Non è cambiato molto, in questo senso.
HIGH STAKES IN SALUTE
Allo scoccare della mezzanotte i bui salgono a 2.000$/4.000$, per tutti i gufi nottambuli che amano gamblare. A quanto mi dicono, la partita è intensa e continua ininterrottamente da più di 5 giorni. L'economia del poker high stakes è in salute come non ricordavo da tanto. In genere, partite di questo livello avevano al massimo un field potenziale di 15 persone. Oggi pare che ci siano più di 30 giocatori per volta, disposti a sedersi a questi tavoli. E pensare che qualcuno pensa che le partite si ammoscino dopo le WSOP.... E' l'esatto contrario!
OUTPLAYATO DA IVEY?
Mi è capitata una mano interessante a Stud, in cui temo di essere stato outplayato e di aver fatto un grosso errore. Mi dà anche spunto per ricordare un altro aneddoto, di cui vi racconterò in seguito perchè è uno dei più bei ricordi che ho legati al poker.
Con gli altri in pausa, per qualche minuto rimaniamo in tre al tavolo: Phil Ivey, Gus Hansen ed io. Phil fa bring in per 500$ con un 3 , Gus rilancia con a . Io guardo le mie e ho un 4 fuori e 77 dentro. Decido di 3-betttare. Gus qui rilancia qualsiasi asso, e i miei 77 saranno spesso la mano migliore. Ivey re-raisa e Gus folda. Io chiamo.
Ivey che re-raisa qui significa che ha molto probabilmente una coppia nascosta. Quando sai che il tuo avversario potrebbe avere una coppia dentro, hai l'ulteriore vantaggio di poter vedere se eventualmente chiude una doppia entro la sesta strada. Puoi giocare in maniera perfetta anche sapendo di stare inseguendo. Il fold non era tra le mie opzioni, a meno che Phil non avesse centrato una coppia aperta.
In quarta Phil prende una Q e io un 6. Non la peggiore delle carte del mazzo, per me, poichè avevo anche un progetto di scala a tre carte. Lui punta e io chiamo.
In quinta la situazione è la seguente:
Ivey: (xx) 3 q j
Io: (77) 4 6 4
Il 4 è per me una gran carta infatti punto, aspettandomi un fold o un call da Ivey. Accoppiare la tua door card è piuttosto importante, poichè la probabilità che tu abbia un trips si alza notevolmente. Tuttavia, con mia somma sorpresa, Phil rilancia!
CHE DOVREI FARE?
Che dovrei fare ora??? Mi prendo qualche istante per pensare e alla fine decido per il fold. Se l'ho messo su una pocket pair in terza e ora mi rilancia anche di fronte alla mia coppia scoperta, qui lui rappresenta tre Q o tre J. Non è mai in bluff totale qui e deve avere una buona mano in terza per continuare. La domanda è: esistevano lì abbastanza mani che io batto? Ed esattamente che tipo di mani batto?
Potrebbe forse avere AA o KK? Certo c'è una possibilità, ma trovo estremamente improbabile che rilanci invece di chiamare. Perciò cosa batto? Anche se per ipotesi fosse partito con mani suited come
39T
3TK
3AK
Q e J sono carte buone per lui poichè può rappresentarle bene, ma anche se dovessi chiamare lui ha comunque i suoi out per vincere il piatto, al costo di una sola extra bet. C'è anche una possibilità che lui pensa io abbia tre carte suited, e che l'unico punto che io abbia sia quello che mostro. Se fosse davvero così, sarebbe corretto ipotizzare il mio fold.
L'ultima parte del teorema che mi porta a pensare di avere sbagliato è che avrei potuto ancora sperare in un 7 o un 4 per superare il suo trips, ma avrei avuto anche qualche out runner runner con 5-3 o 5-8. Non aiuta gran che, ma aiuta. Inoltre, si potrebbe sempre ipotizzare che se lui avesse trips difficilmente vorrebbe mandarmi via dal piatto in quinta. Piuttosto avrebbe potuto aspettare la sesta strada e rilanciare lì.
Al momento non so ancora se Ivey avesse la mano migliore, probabilmente non lo saprò mai. Ciò che posso dire è che il mio fold è stato affrettato e che la mia mano meritava almeno un call in sesta strada.