[imagebanner gruppo=pokerstars] Nicolino Di Carlo è un giocatore professionista di cash game da 6 anni. Abruzzese doc ha dato spettacolo durante il final table ed è stato protagonista di un inizio straordinario. Ci siamo illusi di poter alzare la picca dopo il trionfo del Global Poker Master. Tutto filava liscio, Nicolino era padrone assoluto del tavolo, poi il deal ha mutato le dinamiche dell’action e la musica è cambiata. Alla fine è arrivato uno splendido terzo posto, ma quanti rimpianti...
Spiegaci questo avvio fantastico al tavolo finale. Ti abbiamo visto iper aggressivo.
L'idea era quella di aggredire il tavolo. A dire il vero ho aggredito tutto il torneo. Solo nella fase bolla il braccio si è trattenuto. Avevo circa 30 bui e una volta a premio ho giocato solo per vincere.
Tu sei un giocatore di cash game online da 6 anni ma hai sorpreso un po’ tutti in sala per la tua tranquillità davanti alle telecamere, durante un final table così importante. Hai bullato tutti nelle prime fasi.
Ho sorpreso un po’ me stesso. Durante le prime mani avvertivo una certa tensione, poi ho fatto il gioco che volevo fare. Ho giocato in base alle mie convinzioni tecniche.
Hai qualche rimpianto? Giusto tenere il piede schiacciato sull’acceleratore tutto il tempo o forse era meglio rallentare un attimo?
Sul finale dovevo chiudermi un po’, visto l’immagine che avevo dato. Dovevo aspettare 3 left prima di tornare ad aggredire, invece di regalare chips quando eravamo in 5.
Dopo il deal però ti abbiamo visto diverso al tavolo.
La fase del deal non mi ha fatto bene. I tedeschi erano molto chiusi. Il player alla mia destra dopo l’accordo era disposto a metterle sempre dentro. Sono cambiate completamente le dinamiche al tavolo. Anche il greco, dopo una mano, al river ha deciso di chiamare su una mia bet da 2 milioni. E’ molto forte ma sono convinto che se le condizioni fossero state diverse… avrebbe foldato.
Hai fatto un paio di bluff micidiali. Raccontaci la mano al river con a k sul board 6 3 7 7 10: eri sicuro che alla fine avrebbe foldato Zisimopoulos? Aveva 8 7 .
Non ho fatto nulla di strepitoso. La mano è normale ma ammetto che sia difficile da metterla in atto in un contesto del genere. Rischi di mettere a repentaglio un tavolo finale, con tutti quei soldi in ballo e le telecamere, ma ero convinto del suo fold.
Ma su che range lo facevi?
Sinceramente pensavo che avesse tris. Al turn lo mettevo su un range 7-9, 7-8, 7-5. Non dovevo raisare turn perché lui non sarebbe mai passato. River è diverso e posso fare più chips perché lui valuebetta.
Per quale motivo hai rischiato se sapevi del trips?
Avendo molto stima nei suoi confronti e per questo ero convinto che non potesse mai chiamare. Dal punto di vista tecnico, in quelle condizioni è sbagliato chiamare. Sono convinto di tutto ciò e lui è un giocatore che stimo.
Ma cosa è successo durante la trattativa per il deal. Sembravi convinto di non accettare.
All’inizio ho detto no, poi hanno preparato un foglietto con tutto l’ICM dopo la pausa ed alla fine mi hanno convinto.
A quelle condizioni il deal era conveniente? Sicuro?
Io ero chipleader, gli altri però non erano molto distanti. Ho cercato solo di alzare l’asticella per il vincitore.
La sensazione è che ci sia stato un tuo pentimento nel aver fatto quel tipo di deal… Sbagliamo?
Si, è vero. Sono cambiate le dinamiche del tavolo finale. Molti giocatori hanno preso coraggio.
Non era facile neanche giocarsi 220.000 euro senza deal…
Ci credi che la prima volta che ho visto il payout, è stato quando abbiamo concordato il deal ed ho visto quel foglietto? Dopo la bolla l’obiettivo era la vittoria. Meno si pensa ai soldi e meglio giochi. L’altro italiano ha perso perché ha pensato troppo agli scalini del payout. Fold, fold ed alla fine si è trovato corto. Quando dopo 10 tornei non fai più ITM, poi ti penti.
Soddisfatto o deluso per aver mancato la vittoria?
La soddisfazione c’è, però sono molto critico verso me stesso. Il deal è una tecnica che devo studiare meglio. Non giocando neanche molti tornei online, non sono così esperto. Mi confronterò con gli amici.