Sabina ha chiuso al 25esimo posto. Negli ultimi 12 mesi la sua run è impressionante e risulta essere una delle poche regular azzurre che ancora partecipano ai circuiti che contano. Sabina parla bene l’italiano ed è anche molto simpatica. Ai tavoli spicca sempre per eleganza e portamento. Conosciamola meglio.
Hai disputato un bel torneo con più di 1.200 partecipanti. Sensazioni? Notiamo in te un filo di delusione...
Mah… c’è stata tanta amarezza dopo l’eliminazione. Quando ero deep stack ero ottimista e dentro di me c’erano aspettative importanti. Uscire ad un passo dai premi che contano... è stato brutto, brucia ancora.
Hai qualche rimpianto?
Si, sinceramente ero troppo agitata nel day 4.
Ma ti abbiamo visto tranquilla al tavolo. Hai una bella poker face.
No, dentro ero molto nervosa. Ho avvertito troppo la tensione, c’erano molte persone che mi seguivano e non volevo deluderle. Così ho pagato cara la pressione. Devo migliorare molto su questo aspetto, lavorare su me stessa e mantenere un basso profilo durante gli eventi per rimanere più tranquilla.
Sabina, raccontaci la tua storia.
Sono nata a Milano e mia madre è italiana al 100% mentre mio padre è afgano. Ho vissuto per tanto tempo in Germania, a Colonia, dove ho anche iniziato a giocare online a poker.
Sei fortunata, per te fanno il tifo sia in Germania che in Italia.
Direi proprio di si (ride, ndr). Ci sono tanti tedeschi che fanno il tifo per me ed ora stanno iniziando a seguirmi anche dall’Italia. Mi fa molto piacere. Ho notato che ci sono poche ragazze italiane che frequentano il circuito pro. Ricordavo un po’ di anni fa Cecilia Pescaglini. Era veramente aggressiva.
Conosci altri poker pro italo-tedeschi?
Si personalmente Giuseppe Pantaleo. Ha vinto molto online. E’ forte.
Il poker in Germania come sta andando?
E’ in continua ascesa. E i giocatori high rollers sono quasi tutti tedeschi.
L’egemonia tedesca è dovuta solo alle skills o anche dal fatto che la base di partenza finanziaria è importante?
Solo perché sono più forti.
Nella vita cosa fai?
Fino ad ottobre lavoravo per una travel agency online. Ma ho guadagnato parecchio nell’ultimo anno (circa 75.000$ negli MTT live secondo i dati ufficiali, ndr ) ed ho deciso di dedicare maggiori risorse al poker. Lavoro inoltre per 3 giorni la settimana anche nei due negozi della mia famiglia a Colonia.
Esistenza impegnata insomma.
Si, viaggio molto. Con il poker sono in positivo, il problema è ammortizzare i costi. Devo fare molta attenzione.
Hai una strategia per contenere le spese?
Mi qualifico sempre online per i tornei. Non vengo a giocare un EPT vendendo quote al 70%. Qui a Malta ho partecipato all’Italian Poker Tour grazie ad un satellite. Sono giovane ed ho intenzione di viaggiare per uno o due anni. Se non faccio una grossa vincita, potrei rivedere i miei piani. Ora però è il momento giusto per viaggiare.

Quando hai iniziato a giocare live?
Nel 2009 a Las Vegas. Con alcune sessioni di cash game al NL200. Sono andate molto bene, mi divertivo parecchio e da quel momento giocavo ogni notte. I miei amici andavano a far serate e io stavo incollata ai tavoli del Bellagio.
Da quanto giochi in maniera regolare i tornei live?
Da un anno. E le cose stanno andando bene.
Sogni di tornare a Vegas?
Certo non vedo l’ora. Voglio qualificarmi online per il Main Event.
L’ultima domanda è d’obbligo: andrai alla Casa degli Assi?
No comment!