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Howard Lederer

Clamoroso Howard Lederer: chiede scusa a cinque anni dallo scandalo Full Tilt!

A volte ritornano. Howard Lederer ha pubblicato, sul blog personale di Daniel Negreanu, un comunicato attraverso il quale si scusa con i giocatori di Full Tilt, a cinque anni dallo scandalo che ha colpito quella che una volta era la seconda poker room più grande al mondo.

A pochi giorni dal merging di Full Tilt con PokerStars, ecco arrivare il messaggio che non t’aspetti, da parte di uno dei principali colpevoli della caduta di una sala da poker online che ha regalato grandi emozioni durante il periodo d’oro del Texas Hold’em.

Un messaggio, quello di Howard Lederer, preceduto da una premessa fatta dal proprietario del blog, Daniel Negreanu, che riflette su come Lederer abbia inizialmente cercato di svicolare dalle responsabilità (ricordate i famosi Lederer Files?), probabilmente nel tentativo di ristabilire almeno un po’ il proprio nome – finendo, secondo il Kid Poker, per far arrabbiare ancor di più la community del poker.

Howard Lederer: ecco le sue scuse

Pubblichiamo dunque la traduzione del comunicato di Howard Lederer:

“Scrivo per scusarmi con tutta la community del poker, specialmente con quei giocatori che avevano dei soldi su Full Tilt Poker quel 15 aprile 2011. Quando Full Tilt Poker ha chiuso nel 2011 mancavano i fondi, abbiamo cercato in tutti i modi di recuperarli, e li abbiamo restituiti con molto ritardo. Durante questo periodo non abbiamo spiegato bene i motivi del ritardo, e non ci siamo scusati. I giocatori si sono sentiti traditi. Si fidavano del sito e si fidavano di me, e io non sono stato all’altezza.

Mi prendo la piena responsabilità per non aver protetto i depositi dei giocatori di Full Tilt, cosa che ha portato al Black Friday. Questa cosa non sarebbe mai dovuta succedere. Avrei dovuto controllare meglio e assicurarmi che anche gli altri responsabili lo facessero. Sono stato tra i fondatori della compagnia che ha lanciato Full Tilt e ne sono diventato il volto tra la community del poker. Molti dei nostri giocatori giocavano sul sito perché si fidavano di me.

Anche se ai tempi non mi occupavo più di controllare le operazioni quotidiane, la mia disattenzione nei due anni che hanno portato al Black Friday ha messo a repentaglio i depositi dei giocatori. Il mio coinvolgimento in Full Tilt dal 2003 al 2008 mi ha messo in una posizione unica di fiducia – una fiducia che ho tradito non riuscendo ad assicurare che Full Tilt fosse gestita in maniera appropriata, quando ho fatto un passo indietro nel 2008.

La mia incapacità di controllare come si deve è venuta fuori quando mi sono ritrovato nella situazione che ha portato al Black Friday. I giocatori non hanno potuto recuperare i loro soldi per un minimo di 18 mesi e, per molti, l’attesa si è prolungata di parecchio.

Howard Lederer ai tempi di Full Tilt
Howard Lederer ai tempi di Full Tilt

Sono stato un giocatore di poker per tutta la mia vita da adulto e conosco l’importanza di avere accesso al proprio bankroll. L’opportunità persa, la frustrazione e l’ansia di molti clienti di Full Tilt Poker negli anni successivi è inaccettabile. Non posso scusarmi abbastanza per ciò che è successo.

Durante l’ascesa di Full Tilt ricevetti molti complimenti. Non me ne rendevo conto all’epoca, ma quegli elogi mi cambiarono. Nei primi due anni dopo il Black Friday ho addotto scuse con amici, familiari e nei confronti di me stesso, cercando di dimostrare che non ero il cattivo. Nei mesi successivi alla crisi, ho usato tante energie per cercare di rigettare le accuse che nei fatti non erano vere.

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Mi convinsi di essere una vittima delle circostanze e che quelle critiche erano rivolte a me senza motivo, invece che ad altri. Ma non riuscivo a capire il quadro più grande.

Durante un matrimonio, a fine 2014, ero seduto accanto a un amico e parlavamo di Full Tilt. Mi lamentavo di come tante cose erano diventate ingiuste nella mia vita. Il mio amico non me la fece passare liscia. Sto parafrasando, ma disse più o meno “Howard, non importa che sapessi o meno quel che stava succedendo o che tu abbia aiutato a restituire i soldi ai giocatori. Questi giocatori si sentono traditi. Eri il volto della compagnia. Migliaia di giocatori giocavano lì perché si fidavano di te. Molti pro hanno rappresentato il sito perché sicuri che ci fossi tu a controllare. E tu hai accettato felicemente tutto ciò, tradendo la loro fiducia”.

A quel tempo, la risposta del mio amico mi sembrò uno schiaffo in faccia, ma è chiaro ora quanto avesse ragione. Le scuse non bastano, ma è tutto ciò che ho da offrire alla community del poker, sulla scia di una farsa che non avrei mai dovuto permettere che accadesse.

Mi dispiace”.

La chiosa di Daniel Negreanu

Dopo questa lunga lettera di scuse, riprende la parola Daniel Negreanu, affermando come probabilmente le scuse non bastino, e che Howard Lederer avrebbe dovuto scusarsi molto prima. Il canadese chiarisce come la community del poker fa bene ad essere ancora arrabbiata con Howard Lederer, il quale con ogni probabilità non avrà mai più un ruolo di potere nel mondo delle due carte.

Negreanu ha accettato di pubblicare sul suo sito le scuse di Howard Lederer perché “era la cosa giusta da fare”, ma anche – e forse soprattutto, dal suo punto di vista – “per chiudere definitivamente un capitolo della mia vita”.

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