Vai al contenuto

Jason Somerville, quanto è dura diventare una stella su Twitch?

[imagebanner gruppo=pokerstars] Di tutti i giocatori di poker professionisti che più o meno recentemente hanno cominciato a trasmettere in streaming online le proprie sessioni su Twitch, Jason Somerville è indubbiamente uno di quelli che ha finora raccolto il maggiore successo, grazie ad una base di fan che ha saputo costruire con tempo, costanza e fatica.

Terminata la sua sponsorizzazione con Ultimate Poker – azienda per la quale si era trasferito a Las Vegas – sembrava che lo statunitense avrebbe chiuso un accordo direttamente con Twitch, ma poi il suo telefono ha cominciato a squillare, e fra i partner interessati a lui c’era anche PokerStars: “E’ stata una negoziazione lunga, ci sono voluti più di tre mesi – ha dichiarato a Lee Davy – ma sapevo che non si trattasse di un punto di arrivo, che avrei dovuto dimostrare col lavoro di valere quell’accordo”.

Ed in questo senso, la precedente esperienza con Ultimate Poker gli è servita non poco: “Una volta firmato il contratto pensavo di avercela fatta, finalmente ero un giocatore sponsorizzato – ammette – poi una settimana dopo, quando mi sono trovato in alcune delle riunioni più noiose della mia vita, ho capito cosa significasse davvero. Mi resi conto che alcune poker room spendevano migliaia di dollari per cartelloni pubblicitari, ma quale poteva essere il loro ROI, se l’audience a cui mirano è online?”.

jason-somerville-las-vegas
Jason Somerville nel suo ex ufficio di Las Vegas

Del resto, lui aveva cominciato a lavorare su questo genere di contenuti anni fa assieme a Daniel Negreanu, che all’inizio della sua carriera spendeva oltre tre ore al giorno per rispondere alle e-mail dei fan e crearsi così un seguito. Un sacrificio, una rinuncia per sperare di avere un ritorno maggiore in seguito, come quello che Somerville ha avuto dopo aver investito davvero molto tempo in questo.

“Ho amici come Dan Smith e Scott Seiver che come giocatori sono fantastici, ma non sono disposti a fare qualcosa di simile, se non a cifre che nessuna azienda è disposta a spendere – prosegue Somerville – già prima dell’accordo con PokerStars il mio piano era di trasmettere per 70 giorni di fila, perché ho imparato dai professionisti che si occupano di videogiochi che creare un appuntamento quotidiano è fondamentale“. Ed i numeri a quanto pare gli hanno dato ragione.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Faccio non meno di sette ore al giorno di streaming su Twitch, che è perfetto perché c’è molta interazione – prosegue – nella prima settimana il canale ha fatto registrare qualcosa come 250.000 visitatori unici, e mediamente le persone se ne sono state collegate per 56 minuti, quando è davvero difficile avere attenzione anche solo per cinque…”.

Se il poker insomma su Twitch è ancora poca cosa rispetto ai videogames, grazie anche a Jason Somerville le cose stanno cominciando a cambiare, e visto che in molti lo stanno imitando le cose non dovrebbero finire qui.

jason-somerville-streaming-pv

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI