Situazione davvero grottesca quella che si è creata nell'ultima mano del Colosuss II, evento#2 delle WSOP 2016, che ha sancito la vittoria di Ben Keeline per un milione di dollari. Il futuro campione si trova in heads up con Jiri Horak, leader ad inizio final table. I due hanno letteralmente dominato l'ultimo atto del torneo, con Ben capace di eliminare quattro rivali e Jiri tre.
Inevitabile che siano loro due a giocarsi la vittoria finale, nel secondo più grande evento live di sempre. Keeline parte in vantaggio di un paio di milioni di chips nel testa a testa finale, con il rivale ad inseguire. Una situazione di sostanziale equilibrio, che si protrae per 86 mani. Poi arriva lo showdown, che può cambiare in un modo o nell'altro la storia del torneo.

Alla mano#234 i due giocatori finiscono ai resti. Ben Keeline si presenta con J J , mentre Horak insegue con A 9 . Il flop consegna 7 9 3 che aumenta le speranze del player ceco. Il turn porta con se un 6 che apre un draw di colore a Keeline. Una cosa che probabilmente passa inosservata a Horak, che dunque fra la carte a suo favore deve escludere l'asso di picche.
Il river è proprio il beffardo A . Horak come detto, non ha visto il colore al river preso dal rivale ed inizia ad esultare assieme a suoi amici per la doppia coppia chiusa. Probabilmente l'adrenalina del momento ha offuscato la sua mente e quella dei suoi fans, che imperterriti hanno esultato per diversi secondi. Poi la doccia gelata. Quel river è stato proprio una beffa per lui.
Horak cambia notevolmente espressione, passa dall'entusiasmo del possibile raddoppio che lo avrebbe avvicinato al milione di dollari, alla delusione per aver perso in questo modo. Una mano rocambolesca, che costa la seconda piazza. Certo 618.000$ di premio sono una buona medicina per amalgamare la delusione, ma pensare di aver quasi messo le mani su 1 milione di dollari e poi ritrovarsi secondi, non deve essere una bella sensazione. Almeno in quegli istanti.
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