Poker online
Dave Ulliott, dagli appassionati noto anche come "Devil Fish", è sempre stato un personaggio eclettico: amante del rock and roll e delle belle donne ma anche giocatore inglese più vincente di sempre nella storia del poker, a 57 anni il suddito di Sua Maestà ha ancora voglia di mettersi in gioco.
Venduta la sua poker room e non avendo trovato l'accordo per la sponsorizzazione con la nuova proprietà, Ulliott è attualmente un "free agent" d'eccezione, che tuttavia non ha alcuna intenzione di farsi sfuggire il prossimo appuntamento con le WSOP 2011: "Una volta che hai giocato a Las Vegas è dura farlo da qualsiasi altra parte, ed è questa una delle ragioni per cui per me è difficile presentarmi ad altri tornei minori".
In realtà l'analisi di Ulliott è più ampia, e riguarda il Texas Hold'em No Limit in generale ed alcune strutture dei tornei live in particolare: "Credo sia una delle varianti con minore abilità coinvolta. In un torneo poi, nonostante la vera eccitazione la si raggiunga soltanto al tavolo finale, talvolta i bui diventano così alti che foldare diventa praticamente impossibile, e per vincere bisogna affidarsi agli dèi...".
Essendo un esponente della vecchia guardia, l'inglese guarda con un certo scetticismo ai giovani che oggi imperversano nel mondo del poker: "Adesso c'è molto più denaro coinvolto nel gioco, e basta vincere anche un solo torneo per essere in vetta alle classifiche. Inoltre credo che alcuni di questi ragazzi non capiscano bene il valore dei soldi con cui hanno a che fare. Mi è capitato di andare a cena con Tom Dwan, ed il giorno prima aveva perso due milioni di dollari: il denaro è molto difficile da trattenere ma molto facile da sperperare...".
Del resto, lui stesso non ha mai avuto una vita particolarmente morigerata: padre di sette figli, divorziato dalla moglie e accompagnato a una fidanzata molto più giovane di lui, Dave non sembra avere alcuna intenzione di smettere col poker. Spiega infatti: "Ho ancora il fuoco dentro di me, e se mi ritirassi cosa farei? Adesso giro per il mondo, conosco belle donne o frequento spiagge magnifiche, la stessa cosa che vorrei fare se smettessi di essere un giocatore. Quindi, perché dovrei?".
Una argomentazione, quella di Dave Ulliott, a cui appare davvero difficile replicare...
