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Ultimate Bet ed Absolute Poker licenziano undici pro USA

Prahlad Friedman non è più un pro di UBUltimate Bet ed Absolute Poker hanno dato il benservito ad undici giocatori statunitensi da loro sponsorizzati, a seguito del black friday ed agli sforzi della compagnia, che sta cercando di riorganizzarsi per puntare su mercati diversi da quello statunitense.

In un comunicato stampa, Blanca Games ha così commentato la decisione: "Si è trattato di un punto difficile da affrontare per il nostro management, e siamo molto rattristati che le circostanze si siano evolute in questa direzione. Ci spiace di non essere più nella posizione di essere partner dei nostri giocatori, e li ringraziamo per la lealtà e la pazienza che hanno continuato a mostrarci anche durante quello che è accaduto nelle ultime settimane".

Fra i professionisti che non difenderanno più i colori di Ultimate Bet ed Absolute Poker figurano Eric Baldwin, Tiffany Michelle, Joe Sebok ed il più recente e pregiato acquisto, quel Prahlad Friedman che con tutta probabilità nelle intenzioni del management di UB era chiamato a sostituire la figura di Phil Hellmuth.

Del resto, la posizione di Ultimate Bet ed Absolute Poker appare come la più delicata, fra tutte le poker room che hanno subìto l'oscuramento negli Stati Uniti, ed a poche settimane dalle World Series Of Poker la scelta di azzerare i propri team pro appare tanto drastica quanto probabilmente inevitabile.

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Joe Sebok ha vinto in carriera circa 2.000.000 $Blanca Games sta ancora studiando con il Dipartimento di Giustizia statunitense un modo per rifondere i propri giocatori: stando a quanto scritto recentemente da Joe Sebok nel proprio blog, anche i giocatori sponsorizzati hanno i propri conti gioco congelati, e quindi l'impossibilità di accedere al proprio denaro. "Da questo punto di vista, siamo nella stessa posizione dei semplici utenti - ha puntualizzato Sebok - vorrei avere più informazioni, perché so che è tutto quello che state desiderando, ma anch'io sono in attesa. Spero che in un paio di settimane ne sapremo di più: per quanto sia impossibile stabilire tempi certi, questa mi sembra una prospettiva ragionevole, ad oggi".

E per quanto sia dura da digerire, sembra proprio che ai giocatori statunitensi non resti altra alternativa se non quella di pazientare ancora.

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