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PKR come Full Tilt? Il giallo dei fondi dei giocatori, mentre Alderney sospende la licenza

Ci sono molte similitudini tra la vicenda Full Tilt (vicina alla bancarotta e salvata all'ultimo istante da Rational Group nel 2012) e l'attuale crisi finanziaria dell'ex room tridimensionale PKR. Innanzitutto, come FTP anche la gaming company inglese operava con una licenza internazionale rilasciata da Alderney Gambling Control Commission, ente regolatore che non gode di grande popolarità tra i giocatori di poker. E lo scetticismo del mondo dell'online verso AGCC non può che essere giustificato, considerando il comportamento non proprio idilliaco di 7 anni fa.

La commissione della piccola isola della Manica ha sospeso la licenza di PKR, ma già 6 anni fa non si rivelò un ente affidabile per la sorveglianza e la tutela dei fondi dei players di Full Tilt. E solo questo particolare sarebbe sufficiente per far alzare le antenne a chi ha ancora depositato il bankroll sulla storia room.

PKR: I PROBLEMI FINANZIARI

PKR limited e PKR Technologies Ltd - con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito - hanno fatto sapere che al momento stanno affrontando "problemi finanziari".

Microgaming (l'attuale network di PKR) ha sospeso il servizio mentre AGCC ha messo in ghiaccio la licenza di gioco. La room ha anche una autorizzazione riconosciuta dalla Gamblin Commission di Londra che però non è ancora intervenuta. La licenza risulta essere ancora attiva.

PokerIndustryPro lancia l'allarme: la situazione dei fondi dei players è ignota al momento.

 

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IN UK LICENZA ANCORA ATTIVA

PKR ha fatto sapere che ha avviato la procedura per entrare in una sorta di "amministrazione controllata". Questa settimana dovrebbero iniziare subito le audizioni con l'ente regolatore, a seguito delle quali PKR pubblicherà un ulteriore comunicato per fornire "ulteriori informazioni in merito ai giocatori ed i creditori". Non si prevedono buone notizie all'orizzonte. Come detto, PKR opera anche con una licenza britannica che prevede fondi separati per i giocatori (rispetto ai conti della room) ma, in caso di insolvenza, la legge non riconosce alcun tipo di garanzia per i players.

Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni perché la querelle di PKR rischia di diventare di importanza non secondaria per la credibilità dell'e-gaming internazionale.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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