Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a runnare. E così è stato per Mark Schmid che ha conquistato un braccialetto insperato, quando le carte sembravano girare tutte a favore di Justin Cohen. L’australiano ha gettato alle ortiche una vittoria sicura, con quasi il quadruplo dello stack di vantaggio in heads-up.
Schmid ha aspettato il momento giusto ed ha teso un bel trappolone a Cohen che è caduto nell’imboscata. Da quel momento lo statunitense ha raddoppiato e lo ha distrutto in poche mani, trionfando nell’evento 34, 1.000$ No Limit Hold’em.
Sfuma invece un altro final table per l’Italia che puntava tutto su Domenico Palesse. Il player romano, partito nel day 3 in decima posizione, purtroppo non è riuscito a qualificarsi per il round conclusivo, ma il suo torneo rimane sensazionale, se consideriamo il field di partenza con 3.144 giocatori.
Fatale il 23esimo livello (bui 10.000/20.000, ante 3.000): Domenico si trova in nona posizione su 15 giocatori rimasti. Robbie Verspui dal bottone piazza un raise a 42.000 e l’azzurro mette tutte le sue 470.000 fiches al centro del tavolo. L’olandese chiama:
Palesse: a 6
Verspui: 10 10
Il board 8 j 7 4 k non sorride all’italiano che deve accontentarsi della 15esima posizione. Tra gli azzurri a premio troviamo anche Gil Barak, giocatore originario di Agnona (Vercelli), classificatosi al 194° posto. Il payout del final table:
1. Mark Schmid 488.283$
2. Justin Cohen 302.031$
3. Andrew Rudnik 213.747$
4. Jonathan Clancy 154.722$
5. Trevor Vanderveen 113.297$
6. Benjamin Volpe 83.925$
7. Robbie Verspui 62.873$
8. Michael Souza 47.622$
9. Jeremy Kottler 36.473$
15. Domenico Palesse 22.099$
194. Gil Barak 2.320$
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