Il giorno della verità si avvicina per il futuro di Full Tilt Poker: la Alderney Gambling Control Commission (AGCC) ha comunicato che il 26 luglio, all’Hotel Victoria Park Plaza di Londra, si terrà l’udienza pubblica per decidere sulla sorte della licenza della red room.
Singolare la scelta da parte dell’ente regolatore della piccola isola del Canale della Manica di voler rendere pubblico il confronto con i responsabili del sito irlandese. Vi sono interessi economici in gioco importanti. André Wilsenach, direttore dell’Alderney Commission, ha spiegato: “E’ la dimostrazione da parte nostra di voler agire in maniera più trasparente possibile. All’audizione potranno assistere giornalisti e tutte le persone interessate. La nostra priorità è volta solo alla tutela del giocatore”.
La Commissione ha anche spiegato il motivo del provvedimento che ha colpito la room a fine giugno: “la licenza di Full Tilt è stata sospesa a seguito di un atto d'accusa da parte del Governo degli Stati Uniti, e il suo successivo blocco è stato effettuato per poter verificare dall'AGCC che le sue attività dentro e fuori gli USA, siano in ordine”.
Dopo la sospensione della concessione, l'ipotesi più credibile in questo momento per la risoluzione della crisi, rimane la vendita di quote rilevanti da parte di alcuni azionisti di riferimento, per poter ripartire e rimborsare i fondi dei giocatori. Proprio la prossima settimana scadrà l’accordo che i potenziali investitori europei hanno siglato con i vertici di Full Tilt Poker, per trattare in modo esclusivo. E’ in corso da parte dei professionisti del gruppo di finanzieri un’analisi approfondita dello stato di salute della multinazionale irlandese.
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