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Liquidità condivisa: riunione con le rooms.eu a settembre, partenza a gennaio per i francesi

Stiamo arrivando alla stretta finale ed un'era pokeristica andrà in archivio nel Vecchio Continente: i mercati regolamentati chiusi hanno più pochi mesi di vita, almeno a giudicare dalle dichiarazioni ufficiali dei regolatori coinvolti.

Arjel: "accordo a giugno", lo start ad inizio 2018

In Francia, l'Arjel, l'autorità pubblica che gestisce il gioco online, si è sbilanciato sui tempi di attuazione della liquidità condivisa.  Nell'ultima relazione trimestrale Charles Coppolani ed i suoi collaboratori si sono mostrati ottimisti: "l'accordo sarà siglato entro l'estate" confermando le parole di Daria Petralia, responsabile per il remoto di ADM (Monopoli). Gli stessi vertici del DGOJ spagnolo erano stati i primi a rivelare il timing. I portoghesi invece hanno notificato alla Commissione europea la normativa sui tavoli condivisi europei.

A settembre riunione con gli operatori

"L'accordo che riguarda Paesi come Italia, Spagna e Portogallo, attualmente in discussione, dovrebbe essere firmato nel mese di giugno. Nel mese di settembre l'ente regolatore sarà in grado di discutere con gli operatori che ne faranno richiesta sulla base di questi punti: istituire i documenti che porteranno all'autorizzazione dell'accordo; elaborare fascicoli di omologazione dei software di gioco. Questa misura molto attesa dovrebbe permettere l'aumento dei volumi di raccolto di gioco online partendo dal poker oltre ad aumentare la lotta contro l'offerta illegale. Il presidente dell'Arjel si sforza per essere più efficiente ed efficace nel più breve tempo possibile".

Liquidità condivisa: le scadenze in vista della partenza

I francesi si sono spinti oltre ed hanno rivelato di aver convocato le poker rooms per settembre per i primi test. In Italia invece dovranno essere aggiornati tutti i protocolli con Sogei. La burocrazia ha insomma bisogno dei suoi tempi tecnici ma per l'Arjel la scaletta è chiara:

  • entro l'estate: accordo formale sottoscritto con gli altri paesi
  • a settembre riunione con gli operatori
  • ottobre: inizio dei test sui software e le piattaforme
  • gennaio 2018: apertura dei primi tavoli online

Saranno rispettati i tempi dettati dai francesi? La speranza è quella per tutti i giocatori europei. La stessa versione era stata data in primavera da Daria Petralia: "accordo entro l'estate poi ci vorranno 6 mesi per lo start". Non rimane che aspettare ma la sensazione è che siamo di fronte ad una svolta epocale che rivitalizzerà il poker online europeo.

 

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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