Negli Stati Uniti, dopo il black friday circa 50.000 grinders sono rimasti ‘disoccupati’. In molti si sono trasferiti all’estero ma non tutti hanno le risorse di Daniel “jungleman12” Cates e Phil Galfond, così alcuni professionisti dell’online sono costretti a rimanere in patria ma non possono più permettersi di rimanere inattivi. Alcune rooms hanno deciso di accontentarli e di sfidare il Dipartimento di Giustizia.
Merge Gaming tra una settimana tornerà ad operare negli States dopo 8 settimane di inattività. Si tratta di uno dei network americani più importanti con 67 siti affiliati, tra cui Sportbook che proprio nella giornata di ieri ha annunciato che riaprirà i propri battenti ai players statunitensi. Carbon Poker garantirà ai giocatori USA importanti incentivi (rake-back) e Vip program. Ma Merge non è l’unica piattaforma attiva: anche Absolute Poker, una delle quattro rooms coinvolte nell’indagine della Procura di Manhattan, accetta ancora gioco dagli USA.
Insieme a Bodog e Cake Poker, Merge Gaming aveva registrato un incremento notevole del traffico dopo il 15 aprile, approfittando delle difficoltà di PokerStars e Full Tilt Poker. Ma il network aveva deciso di sospendere il gioco dagli States a giugno. C’è stato però un cambio di politica aziendale ed ora si è deciso si aggredire il mercato a stelle e strisce di nuovo, proprio quando Bodog ha alzato bandiera bianca e si è trasferito nel mercato britannico, acquisendo una licenza dalla Gambling Commission a Londra.
Con ogni probabilità, Merge Gaming ha trovato il canale finanziario affidabile per garantire le operazioni attive e passive sui conti dei players ma la situazione sembra molto precaria. Dal 2006 negli USA è in vigore la normativa UIGEA che ritiene illecite le attività finanziarie nei confronti dei siti di gioco d’azzardo. Le rooms da sempre si difendono e ritengono che il poker non debba rientrare nella categoria del gambling, essendo uno skill game, un gioco d’abilità. D’altronde non vi è una legge che esplicitamente ritiene il poker un gioco illecito.
In molti però sono perplessi sulle operazioni di cash out che le rooms americane riusciranno ad assicurare in futuro ai players statunitensi. Nel frattempo Merge Gaming sta investendo in Europa ed ha ottenuto una licenza dalla “Lotteries and Gaming Authority”, l’ente regolatore di Malta ma negli USA il network è pronto a fare la parte del leone, FBI a parte...