Vai al contenuto

Francesco Mannini, una vita tra università e cash game

La storia di Francesco Mannini, coach di PokerMagia e conosciuto come “Tigher89” su AssoPoker, è quella comune a molti ventenni che negli ultimi anni hanno saputo coniugare con successo gli studi universitari al poker, nato dapprima come una semplice passione fino a trasformarsi in qualcosa di più, da ogni punto di vista.

La sua conoscenza del No Limit Hold'em avviene quando questo sbarca nel mercato italiano, vedendogli quindi affrontare i sit&go, prima heads-up e quindi 9-max. Sebbene è a questi tavoli che costruisce il proprio bankroll, è la conoscenza con l'area tecnica dedicata al cash game del nostro forum e la parallela conoscenza di Francesco “somfranz” Labate a segnare la sua storia come giocatore.

Nel 2009 infatti – mentre sta conseguendo a pieni voti la laurea triennale in Scienze Statistiche presso la facoltà di Bologna – inizia un percorso di coaching e di crescita graduale, che poi lo porteranno ad affrontare l'avvento del cash game in Italia in modo tanto consapevole quanto redditizio.

Pokerstars open Campione - tutte le info

La prima fase del coaching è quella in cui la curva di apprendimento si fa più rapida – mi spiega - perché si cambia completamente approccio al proprio gioco, e pur rimanendo magari con molti leak da sistemare si inizia a guardare al poker in un modo diverso, quello giusto”.

Forte di esperienza pregressa e di una solida preparazione specifica, come succede ad altri con l'avvento del cash quando comincia il suo percorso su Sisal Poker come “mrfra89” compie sfracelli: “In un mese ho guadagnato cento stack al NL200, giocando circa sei o sette ore al giorno fino a nove tavoli. Il field era di basso livello o di regular che provenivano dai sit&go, e venivo da alcune settimane che avevo dedicato solo allo studio. Naturalmente avrò avuto anche la mia buona dose di good run...”.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Fatto level-up si è quindi trasferito su Beta Poker alternando NL400 e NL700, e sebbene i risultati non manchino Francesco ha deciso di portare comunque avanti gli studi, dedicandosi anche alla laurea specialistica: “Sicuramente questo sottrae molto tempo al gioco, ma mi interessa e credo sia una facoltà che garantisca anche buoni sbocchi”. Un buon motivo insomma per proseguire.

Essendo anche coach oltre che giocatore, Mannini sottolinea l'importanza del confronto con persone di pari o superiore esperienza per migliorarsi, specie in periodi di varianza negativa: “L'aspetto più difficile da superare è quello di farsene una ragione, capire che non dipende da capacità perse improvvisamente e continuare comunque a giocare. E' chiaro che non avere altri impegni oltre al poker aiuta in questo senso”.

Tuttavia, storie come quella di Francesco dimostrano come si possano ottenere ottimi risultati nel poker anche coniugandolo con altri impegni, a patto evidentemente di non aver paura a rimboccarsi le maniche...

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI